Non ci sono più parole. I “mille problemi” della via al Lido lì erano e lì rimangono. Nonostante l’incontro a palazzo di città il 28 luglio scorso con ben 4 assessori su iniziativa del Comitato di quartiere LIDO/FERDINANDEA, nonostante gli appelli pubblici dello stesso Comitato, nonostante le pluriennali denunce da parte dei mezzi di informazione e le segnalazioni di Cittadinanzattiva.
Nulla, tutto va a sbattere come contro una sorta di muro di gomma che respinge al mittente ogni richiesta, come se fosse sordo e cieco.
Per dirla tutta una novità c’era stata, ma adesso c’è stato anche il fatto nuovo sulla novità, che ha riportato il problema al punto di partenza.
Ci stiamo riferendo alla buca zampillante di acqua corrente che da anni invade la sede stradale poco dopo il numero civico 126, sulla quale lo scorso mese di giugno si era registrato l’intervento in grande stile di AICA con tanto di presidente e responsabile di area tecnica, e i conseguenti lavori durati tre giorni con escavazione del terreno e apparente rimozione definitiva della causa del problema. Per più tre mesi infatti tutto è andato bene, improvvisamente però l’acqua nei giorni scorsi ha riaperto la buca sul manto stradale e ha ripreso a zampillare all’esterno, invadendo l’asfalto come si vede nelle foto, con gli inevitabili pericoli a cose e persone derivanti dalla circolazione di auto e ciclomotori:
Ma le perdite idriche non finiscono qui: ce n’è un’altra all’altezza del numero civico 78/E che documentiamo con i relativi effetti:
Per non poi parlare delle decine e decine di profonde buche che, indisturbate e più o meno transennate, caratterizzano la via al Lido come un formaggio Emmental deteriorato nel frigo dell’immobilita’ di una manutenzione ordinaria e straordinaria mancante da decenni e il cui finanziamento c’era stato ma è stato dirottato altrove:
E poi la scerbatura… Era stata una delle richieste avanzate dal Comitato Civico con carattere di assoluta urgenza e quindi… non è stata fatta. Ci chiediamo quali altri priorità potessero esserci. Anche qui documentiamo con foto:
E poi quella ormai nota palazzina, il cui muro di cinta è crollato l’inverno scorso sotto l’impeto dell’acqua, con il conseguente restringimento della carreggiata a senso unico alternato. Anche qui il Comitato di quartiere ha elevato un grido di allarme, anche per i non trascurabili rischi conseguenti a nuove forti piogge, ma chi prende in mano la situazione?
E poi il problema dei problemi, il sovrastante costone che arriva fin sotto alla Perriera e il cui rischio idrogeologico, connesso anche al sistema fognario della stessa Perriera, è ormai noto a tutti e denunciato ad ogni livello. Cosa si sta facendo in proposito?
Al Comitato di quartiere non è stata data alcuna informazione, così come tutto tace e continua a tacere sulla proposta di rendere agibile al traffico veicolare la sottostante via Isola Ferdinandea.
Finisce che ne riparliamo in prossimità della prossima stagione estiva?