Hanno quasi dell’incredibile alcune dichiarazioni del Commissario straordinario dell’ASP di Agrigento, dr. Mario Zappia, nel corso di un’intervista fattagli da Massimo D’Antoni e della quale alcuni spezzoni sono stati mandati in onda oggi nel notiziario di RMK TV.
Nel riservarci una valutazione più approfondita quando sarà trasmessa l’intervista nella sua interezza, lascia comunque interdetti sentir dire, da chi gestisce la Sanita’ pubblica agrigentina, che “sì è vero, l’Ospedale di Sciacca ha perduto la sua dignità, ma è anche vero che ci si lamenta troppo, ci si piange troppo sopra… per me l’Ospedale di Sciacca è un buon ospedale…”. Testuale. Letterale.
Ma di quale “dignità” si sta parlando? Non certamente quella del personale medico e sanitario, che al contrario fa più del proprio dovere contrattuale per affrontare le difficoltà di ogni giorno. Sicuramente quella di una struttura ospedaliera che dovrebbe fornire una qualità e varietà di servizi da DEA di primo livello e che invece non lo fa, regredendo giorno dopo giorno e lasciando inoperosi o in qualche magazzino macchinari e strumentistica medicale di ultima generazione, mai messa in funzione o non ancora installata.
Quindi abbiamo appreso dalla viva voce del commissario straordinario che quando si perde la dignità occorre solo star zitti. E non lamentarsi. Magari altri sono messi anche peggio, ma almeno non si lamentano…
Dove siamo invece d’accordo con il commissario straordinario è quando dice che non bisogna piangerci sopra… Infatti. Occorre lottare contro chi e contro cosa questa “dignità” te l’ha tolta. Occorre non lamentarsi, ma gridare il proprio sdegno contro chiunque metta in atto azioni di sostanziale smantellamento della Sanita’ pubblica.
Ma è tutto il tenore generale delle risposte di Zappia a D’Antoni che mostra un commissario straordinario in evidente atteggiamento di difficoltà, che risponde in modo esitante, a volte indirizzando la risposta lontano dal contenuto della domanda.
Come quando il giornalista gli chiede del mancato lavoro preparatorio al fine di dotare l’ospedale di Sciacca della Stroke Unit per salvare le persone colpite da ictus da conseguenze invalidanti… “Se tutti gli ospedali vogliono la neurologia… non si può fare” dice Zappia.
No Commissario, non è proprio così, perché l’inserimento dell’Ospedale di Sciacca nella rete della Stroke Unit era stata una conquista dell’intero territorio, vanificata invece dalla mancata azione di chi questa cosa doveva nel tempo gestirla. L’ASP di Trapani ha lavorato bene e Castelvetrano avrà la sua Stroke Unit, mentre l’ASP di Agrigento non ha lavorato bene e Sciacca la sua promessa Stroke Unit se la potrà dimenticare…
Com’è la situazione di Urologia, gli chiede D’Antoni e lui di rimando: “è brutta anche ad Agrigento…”.
Dove invece il commissario straordinario sembra avere le idee più chiare è sull’Ospedale di Ribera: “Ribera vuole il Pronto Soccorso? Secondo me lo può avere, così sgraviamo anche quello di Sciacca…”.
Ma il problema del Pronto Soccorso di Sciacca non è anche quello che mancano i medici?
Adesso scopriamo invece che ASP di Agrigento sarebbe in grado di dotare per bene, di tutto ciò che occorre per una moderna e funzionale Medina di urgenza, ben due ospedali e a pochi chilometri l’uno dall’altro.
Alleluia, alleluia, alleluia!!!
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