Sconfitta secca e indigesta per 0 a 4 dello Sciacca nel derby casalingo con l’Akragas.

La speranza di un sorpasso in classifica è durato 34 minuti, giusto il tempo per i biancazzurri ospiti di passare in vantaggio in una partita nella quale avevano già conquistato una evidente supremazia in campo, dopo una fase iniziale più equilibrata.

Lo scontro tra Sciacca e Akragas ha in sapore di antico e anche di insolito. La buona classifica dei neroverdi e la possibilità di superare in classifica il blasonato e favorito Akragas richiama alla stadio il pubblico delle grandi occasioni, come da anni non si vedeva più: tribuna e gradinata stracolme, gli spettatori sono virca duemila, come sempre numerosa la presenza femminile, non mancano i tifosi che arrivano da Agrigento riuniti sulla parte destra della gradinata. Prima del fischio di inizio il pubblico di casa riserva alla tifosera ospite un caloroso applauso.

La formazione dello Sciacca risente dell’assenza per squalifica dei due difensori esterni Daniello e Cinquemani, che mister Bruccoleri si vede costretto a dover sostituire arretrando due centrocampisti.

Ma è proprio nella fascia centrale del campo che i neroverdi di capitan Ciancimino smarriscono la bussola e perdono la partita: l’Akragas lì in mezzo al campo è sempre in superiorità numerica, manovra meglio e imposta più gioco. Lo Sciacca cerca di reagire con alcuni sprazzi di gioco improvvisi ma lentamente si spegne e risulta minuto dopo minuto sempre più velleitario: due sole volte in tutta la partita impegnerà il portiere ospite, nel corso della ripresa.

Alla fine del primo tempo sullo 0 a 1 la tifoseria locale nutre ancora qualche flebile speranza, sostenuta una illusoria fiammata iniziale neroverde con die azioni in area avversaria in cui i padroni di casa reclamano il rigore. Ogni speranza tittavia svanisce definitivamente dinanzi alla micidiale tripletta degli ospiti, che diventano padroni del campo e vengono facilitati almeno in uno/due gol dal portiere saccense che ama le libere uscite.

Alla fine il pubblico applaude ugualmente perché la squadra di capitan Comcimino si è comunque battuta generosamente e questo applauso è un segnale di maturità da cogliere, il campionato è ancora lungo e sicuramente ci sarà tempo per riscattarsi e dimenticare questa bella giornata di sole con quattro gol sul groppone. E tanto di cappello all’Akragas, anch’esso applaudito calorosamente alla fine.

Negli spogliatoi il mister dell’Aktagas ringrazierà per la sportività del pubblico, al quale invece chiederà scusa Bruccoleri per il punteggio pesante dell sconfitta, che però ha le sue scusanti e potrà essere utile per far crescere e maturare la squadra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *