L’intervento del Prefetto è stato il passaggio determinante per la positiva conclusione di una vicenda assai intricata che rischiava di compromettere la gestione idrica dei Comuni aderenti all’Azienda idrica dei comuni agrigentini (AICA).
Il prefetto ha infatti convocato un tavolo tecnico tra tutti i soggetti coinvolti, a conclusione del quale è stato finalmente determinato un prezzo per la necessaria acquisizione entro il 31 ottobre da parte di A.I.C. A. del ramo d’azienda ancora di proprietà della precedente gestione Girgenti Acque / Hydortecne: 680mila euro, dei quali il 25% dovrà essere versato in acconto all’atto di sottoscrizione dell’atto di cessione e il rimanente 75% in dodici rate mensili di pari importo.
L’ assemblea dei sindaci di AICA ha così potuto deliberare formalmente, ad ampia maggioranza, l’acquisizione di tale ramo d’azienda, necessaria per consentire la prosecuzione del servizio idrico integrato in provincia e offrire sicurezza sua ai lavoratori che alle imprese fornitrici. Queste ultime potranno in questo modo contare su un creditore da ritenere solvibile e potranno operare con maggiore serenità. Dal primo novembre Girgenti Acque cesserà di esistere e la continuità sarà data dall’azienda consortile pubblica.
Questa vicenda si conclude pertanto in prossimità del 31 ottobre, ultimo giorno di affitto del ramo d’azienda concesso ad AICA dal Tribunale fallimentare della gestione Girgenti Acque.
Adesso la palla passa definitivamente a quei Comuni, e tra essi il Comune di Sciacca, che pur aderendo alla consortile pubblica non hanno ancora provveduto a capitalizzarla con la quota parte di liquidità a ciascuno spettante, utilizzando quel meccanismo predisposto dalla Regione che fornirà ai comuni un finanziamento di complessivi 10 milioni di euro da utilizzarsi pro quota da parte di ciascun comune per il versamento della propria quota sociale in A.I.C.A e da rimborsarsi poi alla Regione con modalità rateizzata.