La notizia è sicuramente di quelle che meritano un particolare rilievo: intervistata da Massimo D’Antoni per RMK, la presidente della Cooperativa di Comunità Museo Diffuso dei 5 Sensi, Viviana Rizzuto, ha dichiarato che la Comunità dei 5 Sensi è ben disponibile a rimboccarsi le maniche per contribuire alla rinascita delle Terme, considerato che il Museo Diffuso è al servizio dello sviluppo del territorio.
Considerata sia la notorietà che Viviana Rizzuto, il giornalista TV Emilio Casalini e l’intera Comunità dei 5 Sensi stanno meritoriamente acquisendo a livello nazionale e anche internazionale per il successo della propria moderna progettualità in fatto di economia della bellezza nell’ambito dell’innovazione turistica, sia la capacità operativa ampiamente dimostrata dal Museo Diffuso, questa dichiarata consapevolezza e volontà di voler contribuire alla rinascita delle Terme è un fattore di particolare rilevanza.
Ed è anche una novità, perché finora non era stato così.
La odierna dichiarazione di Viviana Rizzuto rappresentare una vera e propria modifica di strategia progettuale e anche operativa da parte del Museo Diffuso dei 5 Sensi.
La linea inizialmente seguita si poteva infatti così sintetizzare: “le Terme sono chiuse, per adesso non ci sono, occorre occuparsi solo delle cose belle che Sciacca può realmente offrire al turista… la parola “problema” riferita a Sciacca non fa parte del linguaggio 5 Sensi”.
Adesso, evidentemente, questa impostazione progettuale sta gradualmente modificandosi, forse perché il Museo Diffuso ha acquisito la necessaria autoconsapevolezza della propria forza e capacità, ragion per cui anche l’identità termale della città può a questo punto diventare un campo d’azione.
E meno male, perché la battaglia termale a Sciacca ha bisogno del contributo proprio di tutti, e quindi a maggior ragione di chi sul campo ha già dimostrato indubbio talento, per non dire poi della buona relazione che il Museo dei 5 Sensi ha già saputo instaurare con Nello Musumeci, neo ministro del Sud nel nuovo governo di Giorgia Meloni, ottenendo in affidamento la gestione delle visite turistiche alle grotte vaporose del monte Kronio.
E meno male, mi permetto di aggiungere, che mentre il Museo Diffuso faceva incetta di premi per il lavoro svolto seguendo il filo conduttore della economia della bellezza, ci sono stati anche quelli che della “problematica” termale si sono fatti carico hanno invece e hanno nel frattempo continuato ad occuparsene, con impegno e competenza, contribuendo attivamente a spianare il campo da molteplici difficoltà, ad entrare nelle scuole di Sciacca per produrre cambiamento culturale e raccontare ai ragazzi di oggi cosa erano e cosa potrebbero essere le Terme in termini di sviluppo economico, a risollevare l’attenzione e la sensibilità dell’opinione pubblica, della politica e della stampa verso la problematica termale, a bloccare una normativa regionale sul riordino del sistema termale fatta assai male, ad invocare il ricorso al PNRR quando ancora nessuno ci pensava, a raccogliere le firme di tutti i sindaci del territorio sul manifesto – appello per salvare il Termalismo siciliano….
Ci aveva evidentemente visto giusto il Comitato Civico Patrimonio Termale nel decidere di far comunque parte del Museo Diffuso dei 5 Sensi, per tenere accesa anche in questa importante Comunità la fiammella della speranza per una rinascita del termalismo che diventi motore dello sviluppo economico di Sciacca, così come nel richiedere in via reciproca al Museo dei 5 Sensi di far parte del esso stesso Comitato Civico.
Oggi, che potremmo essere vicinissimi ad una svolta decisiva per le Terme (finanziamento PNRR di Cassa Depositi e Prestiti) o, se così non fosse, che la battaglia potrà diventerà ancora più impegnativa, apprendere che sul fronte della rinascita di “Sciacca città termale” si può contare anche sul Museo Diffuso dei 5 Sensi è una notizia di assoluto rilievo che rafforza la convinzione secondo la quale: “tutti insieme ci riusciremo a riaprire e rilanciare le nostre Terme!”.