La questione A.I.C.A. (Azienda idrica dei comuni agrigentini) ha animato i lavori del consiglio comunale di Sciacca, con un dibattito di forte valenza politica “sull’acqua pubblica che in realtà non è pubblica” che ogni cittadino interessato potrà ascoltare e vedere attraverso le due seguenti registrazioni video (la ripresa in diretta dell’intera seduta consiliare, durata oltre 4 ore, è invece presente sulla nostra pagina facebook).

https://www.facebook.com/ServireSciacca/videos/1435863663611939/

https://www.facebook.com/ServireSciacca/videos/804901984114643/

ServireSciacca è stata l’unica testata giornalistica che ha richiesto l’autorizzazione per la ripresa on line (gratis) della seduta, ritenendo come giornale civico che si tratti di un doveroso servizio civico all’intera cittadinanza. Ai consiglieri Bivona e Bono, tuttavia, non è risultata gradita la mancanza della televisione e ad inizio di seduta consiliare hanno rimarcato la necessità di fare tutto il possibile per evitare tale assenza, invitando il sindaco a trovare un modo per assicurare il pagamento alla TV. Pur nella consapevolezza del diverso e importante ruolo svolto dalla diretta in TV, vorremmo solo dire al consigliere Bivona che appare eccessivo considerare l’assenza della TV come “il BUIO dal punto di vista delle democrazia” se è vero come è vero che quasi 1500 concittadini hanno comunque avuto modo di visualizzare i lavori della precedente seduta consiliare attraverso ServireSciacca. Gli interventi di Messina, del sindaco Termine e del consigliere Bono non hanno comunque mancato di ringraziare nel contempo ServireSciacca per il servizio reso (gratuitamente).

Il consiglio comunale si apre con 6 assenti, che poi diventano 5 quando poco dopo arriva il consigliere Mandracchia: Cognata, Bentivegna, Maglienti, Maniscalco e Venezia.

Tutti presenti, questa volta, sindaco e assessori.

La consigliera Clelia Catanzaro e l’assessore Valeria Gulotta si fanno ammirare per il vestiario a disegno geometrico, con le gradazioni del verde Clelia e dell’azzurro polvere Valeria. L’assessore Agnese Sinagra da parte sua evoca con il proprio soprabito rosso il personaggio TV di Mina Settembre.

Il primo punto all’ordine del giorno è quello più atteso, già sospeso nella seduta precedente, quello per intenderci che da solo avrebbe meritato la presenza della televisione mentre occorre accontentarsi dello streaming…: ossia la questione importante e controversa della gestione idrica integrata di AICA e, sostanzialmente, della partecipazione in essa del Comune di Sciacca.

Riassumere il dibattito svoltosi in consiglio sarebbe non solo difficile, ma anche suscettibile del rischio di trascurare alcuni importanti aspetti evidenziati nei diversi e singoli interventi del sindaco Termine, del presidente Messina, dei consiglieri Bono, Bivona, Mandracchia, Leonte, Brucculeri, Santangelo e Modica, e poi nelle dichiarazioni di voto finali.

Per questo invitiamo il lettore interessato a rivederne la registrazione, anche come occasione per saperne di più sulla questione acqua.

Ci limitiamo ad una nostra considerazione di carattere prettamente giornalistico.

Nella realtà, l’argomento all’ordine del giorno non era la partecipazione del Comune di Sciacca all’azienda consortile AICA, essendo la stessa già stata deliberata a suo tempo dal precedente consiglio comunale e non era neanche l’assunzione del prestito di 1 milione di euro nei confronti della Regione siciliana, somma da riversare poi da parte del Comune nelle casse di AICA (per aggirare il divieto comunitario) sempre in termini di prestito, essendo stata tale assunzione già deliberata dal commissario straordinario che aveva sostituito il consiglio comunale decaduto. Purtroppo in tale ultima delibera commissariale era stato erroneamente indicato un tasso legale di ammortamento errato, ragion per cui il nuovo consiglio comunale si è trovato nella necessità di deliberare una modifica di bilancio sulla base del tasso corretto, al fine di poter rendere possibile l’assunzione del prestito e il riversamento in AICA. Trattandosi tuttavia di un argomento, quello della partecipazione in AICA, che può avere un riflesso assai forte sulle tariffe che i cittadini dovranno in futuro pagare per un servizio essenziale, il dibattito si è esteso e ha riproposto l’annosa questione politica dell’opportunità o meno e dei rischi economici di tale partecipazione del Comune all’azienda consortile idrica.

In realtà un’alternativa ad AICA oggi non esiste proprio e soluzioni alternative non ne sono state proposte, quindi se non fosse stata adottata la delibera in questione (…una sorta di atto dovuto) il Comune di Sciacca si sarebbe di diritto e probabilmente anche di fatto ritrovato estromesso dall’azienda consortile e privo di un soggetto in grado di gestire questo servizio essenziale.

Ma la politica è politica, ragion per cui si è fatto in modo di far sì che la delibera venisse adottata soltanto con il voto favorevole degli 8 consiglieri che appoggiano la giunta Termine, e l’astensione dei 7 consiglieri della maggioranza consiliare in opposizione alla giunta Termine rimasti in aula per garantire il numero legale (4 si erano infatti allontanati). Morale della favola, se un giorno le cose in AICA dovessero andar male, si potrà fuorviare la realtà dicendo che è stata l’amministrazione Termine e chi l’appoggia a voler finanziare l’azienda consortile, ma a parti invertite, se cioè l’attuale opposizione fosse stata anche maggioranza amministrativa con l’elezione di Messina, logica vuole che il voto di astensione di ieri sera sarebbe stato un voto necessariamente favorevole…

Dopo il rientro in aula di 4 consiglieri che s i erano allontanati (Blo, Grassadonio, Brucculeri e Clelia Catanzaro), i lavori sono poi continuati con l’approvazione all’unanimità di altri punti all’ordine del giorno tra cui alcuni debiti fuori bilancio e una ripartizione di somme disponili per lavori di pubblica utilità: alla fine il sindaco Termine ha ringraziato l’opposizione per il comportamento collaborativo su queste delibere.

Sull’argomento AICA registriamo stamattina la seguente presa di posizione di Franco Zammuto per conto di Inter.Co.la.:

Il comitato Inter.Co.pa accoglie con favore l’approvazione da parte del consiglio comunale di accettare la quota di prestito della regione per dare avvio all’attività di AICA, nata in modo rocambolesco e senza capitale di avvio.
Sostenere l’azienda speciale consortile vuol dire avere a cuore l’interesse di oltre 400.mila cittadini che scontano le tariffe più alte d’Italia per le bollette dell’acqua
”.

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