Sappiamo tutti come con le prime mareggiate arrivi di tutto sulle nostre spiagge: legno, plastica, vetro, polistirolo e compagnia cantando. Non è un problema ambientale solo nostro, si potrebbe dire che sia addirittura un problema ecologico planetario.
Quindi a scenari come i seguenti, già all’inizio di novembre, ci dovremmo essere più che abituati:
E le relative cause non arrivano solo dal mare o dai fiumi:
Tuttavia, dinanzi a questa ultima visione non si può non rimanere interdetti e incazzati:
Non si può purtroppo avere nessuna certezza da dove e da chi arrivi questa bombola di gas, che fa bella mostra di sé da alcuni giorni tra lo Stazzone e il Lido. Adesso comunque siamo anche curiosi di verificare quanto tempo ci rimarrà sulla spiaggia questo simbolo di imbecillità e di inciviltà ambientale.
Tornando alla problematica più in generale, pur nel contesto di abitudini ormai consolidate, è opportuno tornare a chiedersi:
– in una città dell’estremo sud che punta alla destagionalizzazione del turismo, è troppo chiedere che la pulizia delle spiagge venga fatta fino a tutto ottobre e magari anche nella prima quindicina di novembre se il tempo tiene?
– non si riesce una volta per tutte ad affrontare con maggiore efficacia la problematica dello smaltimento di plastica e polistirolo di probabile provenienza dalla flottiglia pescherecci, unitamente ad una articolazione più efficacia dell’azione di sensibilizzazione ambientale?
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