Si apprende dai social la triste notizia della morte di un signore sentitosi male mentre era nella fiera a Ribera.
Molti utenti, nei vari commenti a margine di alcuni post, sostengono che nella fiera non fosse presente un defibrillatore, che a quanto pare era stato rubato tempo fa e non ancora ricollocato (leggendo i commenti almeno così sembra), e si chiedono come ciò sia possibile.

Comprendendo l’importanza di questo prezioso strumento salvavita, l’Associazione ORAZIO CAPURRO – Amore per la Vita ONLUS è da anni che si occupa della questione defibrillatori, sia in termini di donazione affinché più strutture possibili ne siano dotate e sia in termini di formazione e di sensibilizzazione.

È importante che questi dispositivi salvavita siano diffusi e presenti in modo capillare sull’intero territorio e che l’intera popolazione sia adeguatanente formata e conosca le tecniche di primo soccorso, in particolare le manovre di rianimazione cardio-polmonare con uso del defibrillatore e le manovre di disostruzione sull’adulto, sul bambino e sul lattante.
Occorrerebbe maggiore consapevolezza sia nelle istituzioni che nella popolazione ed anche una rete di tracciamento, una mappatura aggiornata per conoscere con esattezza i luoghi in cui il defibrillatore è presente in modo tale che nel momento in cui qualcuno chiama il 118 l’operatore è in grado di indicare al soccorritore dove si trova il defibrillatore più vicino.

Un importante ed utilissimo progetto di questo tipo al quale ha aderito la ONLUS ORAZIO CAPURRO fu lanciato nel 2014 dalla Regione Siciliana su iniziativa della SEUS 118 in quel periodo presieduta da Gaetano Montalbano.
Il progetto si chiamava Ti Abbiamo a Cuore e mirava a collocare in modo capillare defibrillatori sopratutto nei luoghi maggiormente frequentati e distanti da strutture sanitarie, ma prevedeva anche la georeferenziazione attraverso la predisposizione di un Registro dei DAE e delle persone formate.

L’Associazione ORAZIO CAPURRO – Amore per la Vita ONLUS con propri fondi ha donato numerosissimi defibrillatori a scuole, strutture sportive comunali (Pallone Tenda, Campo Giuffrè, Stadio Comunale Gurrera), Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, Croce Rossa Italiana, assicurando anche la formazione di operatori.
Non conosco esattamente le cause della morte del signore a Ribera quindi non esprimo un giudizio sul caso specifico, però sono convinto che sia di fondamentale importanza investire sul tema sicurezza e soccorso, in qualsiasi luogo ed in qualsiasi situazione.
Questo deve significare innanzitutto che le tecniche di primo soccorso, in modo particolare le manovre di rianimazione cardio-polmonare con uso del defibrillatore, devono essere conosciute dalla stragrande maggioranza della popolazione e poi è necessario che siano collocati defibrillatori ovunque.
Tutto questo contribuirebbe a salvare tante vite umane perché, come sostiene l’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), il TEMPO è MUSCOLO ed il MUSCOLO è VITA.

ALESSANDRO CAPURRO

Un pensiero su “IL DEFIBRILLATORE DIFFUSO UN IMPORTANTE SALVAVITA di Alessandro Capurro”

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