Ignazio Messina vince in un certo qual modo il primo round della lunga contesa apertasi con il suo ricorso al TAR contro l’esito del primo turno elettorale delle elezioni amministrative di Sciacca.

Questo perché il suo ricorso è stato ritenuto ammissibile dal giudice amministrativo regionale, ma solo su 10 sezioni per un totale di 43 voti contestati ( la richiesta del ricorso riguardava invece 27 sezioni). Tenuto conto che nella procedura si era inserito anche un contro/ricorso incidentale presentato dagli assessori della giunta Termine, il giudice ha disposto altresì che si vadano ad esaminare anche 13 schede contestate dalla controparte politica (su tutte le 8 sezioni richieste).

Sulla scorta di tale riesame, effettuato scheda per scheda tra quelle indicate nell’ordinanza odierna del TAR di Palermo, sarà effettuato il riconteggio per verificare se Ignazio Messina avesse o meno raggiunto nel primo turno elettorale la quota di quel 40% che lo avrebbe fatto diventare sindaco di Sciacca in virtù della legge elettorale della Regione siciliana, quota fallita come noto per meno di 20 voti.

L’udienza è stata aggiornata al 24 marzo 2023, nel frattempo si farà questo riesame, e la più evidente conseguenza è che la nostra città si troverà nella sgradevole situazione di continuare ad essere amministrata da una squadra di sindaco e assessori che rimane forzatamente sub iudice.