Si è finalmente tenuta, presso la sala giunta del Comune di Sciacca, la tanto attesa riunione indetta dal sindaco Fabio Termine con tutti gli altri sindaci del distretto di Sciacca, per prendere in esame l’emergenza sanitaria
causata dalle innumerevoli problematiche degli ospedali riuniti di Sciacca e Ribera e dalle gravi problematiche della medicina territoriale in tutto il comprensorio.

Hanno partecipato all’incontro i sindaci di, Menfi (Mauceri), Ribera (Ruvolo), Montevago (La Rocca), S. Margherita di Belice (Viola), S. Stefano di Quisquina (Cacciatore), Sambuca di Sicilia (Ciaccio), Burgio (Marinella) nonché gli assessori Cusumano e Pagano per il comune di Lucca Sicula.

Il direttivo del Comitato Civico Sanita’, che aveva espressamente richiesto questa convocazione di conferenza dei sindaci, era rappresentato da Ignazio Cucchiara,
Franco Giordano, Lilla Piazza e Damiano Abate.

Era pure presente Alessandro Capurro, presidente dell’associazione ONLUS “Orazio Capurro – Amore per la vita”, che come si ricorderà aveva pubblicamente protestato per il fatto di non essere stato inizialmente invitato alla riunione.

Sia il sindaco di Sciacca Fabio Termine che l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo (presidente uscente della Commissione Sanita’ dell’ARS), oltre a concordare sulla considerazione di grave deficienza in cui versa la situazione della sanità nel nostro comprensorio, hanno evidenziato come nello scorso mese di giugno il Commissario straordinario dell’ASP dr. Mario Zappia, in un’incontro promosso
dal Comitato Civico Sanita’, avesse preso l’impegno di attivarsi per un miglioramento dei servizi sanitari erogati agli utenti, per metter fine ai disservizi causati dall’esiguità del personale sanitario e per dotare l’ospedale di Sciacca di quegli strumenti utili e necessari a svolgere il proprio ruolo di DEA di I livello (come ad esempio l’unita’ operativa di neurologia, che è presupposto necessario per essere un ospedale con “stroke unit”, indispensabile in caso di ictus).

Per i sindaci è evidente che questi impegni non sono stati rispettati e la situazione attualmente è di grave emergenza, tale da compromettere le funzioni che il “Giovanni Paolo II” è chiamato a svolgere per assicurare e tutelare la salute e la vita stessa dei cittadini.

Sulla base di queste considerazione il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, nella sua qualità di capofila del distretto ha quindi invitato tutti i sindaci presenti a far fronte comune per mettere in atto le azioni necessarie a difendere la salute dei cittadini tutti nelle comunità del nostro territorio.

Da parte del Comitato Civico Sanita’ si è ribadita l’importanza della presenza attiva dei sindaci nel controllo e nella programmazione di tutta la materia sanitaria, così come nel controllo della gestione amministrativa delle risorse finanziarie che vengono utilizzate, non solo quelle per gli ospedali, ma anche per i servizi sul territorio, anch’essi molto carenti e che troppe volte non tengono conto dei reali e attuali bisogni dell’utenza.

Alessandro Capurro si è detto convinto che dalla direzione dell’ASP di Agrigento non ci si possa aspettare alcuna disponibilità, perché appare ormai palese come non ci sia il concreto interesse a impegnare risorse sul nostro distretto. Per questo ha rilanciato la proposta (che la normativa in materia consentirebbe) che i nostri parlamentari regionali chiedano all’ARS e al governo della Regione di creare un’azienda sanitaria indipendente che abbracci il territorio da Ribera a Castelvetrano.

In conclusione tutti si sono dichiarati d’accordo ad effettuare i più rigorosi controlli sul tipo di azione che vorrà mettere in atto da ora in poi l’ASP di Agrigento e, se ci dovessero essere ulteriori resistenze da parte della sua dirigenza nel venire incontro alle legittime richieste del distretto di Sciacca, a mettere in campo anche azioni forti di protesta. Inoltre, per dare maggiore incisività all’azione, si è concordato di di richiedere un incontro con la deputazione regionale del territorio e al più presto anche un audizione presso la commissione Sanità dell’ARS, alla presenza del nuovo assessore alla salute, Volo.

Alla fine della riunione l’Avv. Ignazio Cucchiara, a capo delle delegazione del Comitato Civico, ci ha così dichiarato:

“ Penso che il tavolo permanente dei Sindaci possa fare la differenza, posto che, con l’esercizio del controllo politico (previsto dalla legge) sulla gestione dell’Asp, i Sindaci potranno costringere il Commissario ad assumere ogni iniziativa necessaria per il funzionamento al meglio possibile dell’ospedale dea di 1^ livello di Sciacca. Oggi, soli i Sindaci possono garantire un serio controllo sulla sanità, e ciò sia perché la legge attribuisce loro un potere di intervento nella fase di programmazione e in quella di gestione, sia perché il controllo dei partiti sulla gestione è un vecchio ricordo del passato”.

Un pensiero su “I SINDACI DEL DISTRETTO SANITARIO SI DICONO PRONTI AD AZIONI FORTI DI PROTESTA”
  1. Your article made me suddenly realize that I am writing a thesis on gate.io. After reading your article, I have a different way of thinking, thank you. However, I still have some doubts, can you help me? Thanks.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *