“t’amo e ti adoro divino infante, dei nostri cuori l’unico amante”

“sia sempre amato Dio pargoletto, Gesù bambino , sposo diletto”

Questi sono i versi cantati in chiesa… altra cosa era la novena suonata per le strade da un gruppo di musicisti nei nove giorni che precedevano il Natale, per celebrare i nove mesi della gestazione di Gesù. Protagonisti indiscussi di questa tradizione erano, a Sciacca, i musicisti che facevano parte della banda musicale cittadina, diretta dal Maestro Albino che, divisi in gruppi, portavano in giro per il paese i canti natalizi della tradizione. Ricordi bellissimi , legati alla mia infanzia felice, passata in Via Cannella, a San Michele, quando di prima mattina risuonavano le note delle nenie dolcissime…eseguite dagli strumenti a fiato, fiscaletti, clarini e bombardini.

I vicini di casa o alcuni commercianti della zona raccoglievano tra di loro, dapprima, offerte in natura e, in seguito, una piccola cifra di denaro per regalarla ai suonatori, a novena ultimata. Fulcro della esibizione itinerante era una fiuredda o icona votiva scavata sulle facciate delle case e che , per l’occasione , si addobbavano a festa con un bambinello di cera o con foglie e fiori di arance, mandarini e frutta di stagione, così da mescolare suoni e odori della nostra terra.

I suonatori, che fino a qualche anno fa, passavano per le nostre strade, eseguivano delle brevi e popolari canzoni di Natale, come “tu scendi dalle stelle” “Astro del ciel”, in una arrangiamento folk-bandistico. Come tante Novene, si trattava di canti e preghiere non ufficiali, un “pio esercizio” entrato nella tradizione dei fedeli. Dal 16 al 24 Dicembre, aspettavamo, dalle prime ore del mattino, che passasse la novena… Come altrove erano i ciarameddari a portare la poesia del Natale, da noi, in Sicilia, i musicanti della novena portavano davvero la festosa atmosfera di una festa di famiglia e di vicinato, di condivisione semplice dal sapore antico, quei valori che si sono persi per strada…come la novena. A richiesta, suonavano anche qualche mazurka.

COME S’AVVICINAVA LA NOVENA DI NATALE, I MALAVOGLIA NON FACEVANO ALTRO CHE ANDARE E VENIRE DAL CORTILE DI MASTRO TURI ZUPPIDDU. INTANTO IL PAESE INTERO SI METTEVA IN FESTA; IN OGNI CASA SI ORNAVANO DI FRASCHE E D’ARANCE LE IMMAGINI DEI SANTI, E I FANCIULLI SI AFFOLLAVANO DIETRO LA CORNAMUSA CHE ANDAVA A SUONARE DAVANTI ALLE CAPPELLETTE COLLA LUMINARIA, ACCANTO AGLI USCI.”.

Giovanni Verga

Quando si si scrive un articolo come questo, è molto difficile reperire foto che documentino questo tipo di evento. Facciamo quello che possiamo…

Foto di copertina da Facebook “Le antiche serenate notturne”

Un pensiero su “QUANDO PASSA LA NOVENA?”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *