Il recupero della memoria e dei ricordi di una Sciacca del passato, con le sue tradizioni , le persone, i quartieri, le filastrocche, i dialoghi, le preghiere in dialetto, raccontati con le parole e con il cuore di chi ha vissuto e amato questo piccolo mondo antico…
Questa la magìa che ha fatto rivivere ieri sera Leonardo Angelo Pumilia con il suo racconto del “Natale quando ero bambino” all’interno della Torre Campanaria di San Michele. Evento proposto da Museo Diffuso dei 5 Sensi.
In una piccola stanza di questo antico monumento in un quartiere storico della città , il calore del racconto, con i suoi riferimenti a episodi e immagini ricreati dai ricordi ha catturato l’attenzione dei presenti, facendoli tornare a rivivere atmosfere mai dimenticate, ma custodite gelosamente nella memoria di ciascuno e dolcemente riportate alla vita, se pure per pochi minuti.
In tutto questo non c’è nostalgia per quello che abbiamo perduto e che sappiamo non ritornerà, ma c’è la dolcezza del ricordo, l’orgoglio dell’appartenenza, il profumo del pane che dal forno si diffondeva per le strade, i campanelli delle caprette in giro con il capraio a distribuire il latte caldo, l’odore del brodo che si diffondevano dalle taverne alle prime luci dell’alba, le donne con le “cheppe” che si recavano a piedi alle funzioni religiose, le litanie della messa in un latino storpiato ma così tanto musicale…un Natale senza cenone, senza regali e senza albero, ma pieno di gioia e di festosa serenità, quando la festa era Festa davvero.
L’evento avrebbe dovuto tenersi all’interno della Chiesa della Badia Grande. Ma per un guasto improvviso all’impianto elettrico, si è ripiegati all’interno del Campanaro. Non ci è dispiaciuto. Tutto sommato, è stato più raccolto e più “intimo” per così dire. L’atmosfera natalizia c’era tutta. L’acustica, come qualcuno ha sottolineato, era perfetta. L’affetto e l’apprezzamento del pubblico presente ha fatto dimenticare l’inconveniente.