Tra incudine e martello… E’ l’ingrata situazione in cui si è venuto a trovare ieri sera il Consiglio Comunale di Sciacca, e per esso i 15 consiglieri comunali presenti in aula al momento del voto con  il quale è stato  deliberato il riconoscimento di un debito fuori bilancio di 783 mila euro ex art. 194 C. 1 , LETT. E, D.LGS. 267/2000 nei confronti della ditta  SO.GE.I.R. ATO AG1 SPA in liquidazione.

Alla trattazione di questo argomento, rivelatosi delicatissimo per aspetti  di natura amministrativa e contabile e con risvolti inattesi di autentica suspence, sono state dedicate ben tre delle quattro ore di durata dell’ultima seduta consiliare dell’anno, e ciò la dice già lunga sulla delicatezza della questione.

Raccontiamola brevemente, per quanto ciò sia possibile, iniziando proprio dagli assenti al momento della fatidica votazione, perché durante il dibattito che ha preceduto il voto positivo qualcuno dei presenti potrà magari aver pensato che sarebbe stato volentieri al loro posto …: Ambrogio, Bentivegna, Catanzaro C., Catanzaro G., Certa, Maglienti, Mandracchia e Santangelo gli assenti, mentre al tavolo degli amministratori risultavano assenti le due componenti femminili della giunta, Gulotta e Sinagra, e c’era anche chi non riusciva a celare una certa tensione.

In quel momento Daniela Campione, rimasta unica donna tra un nugolo di uomini, sembrava una sorta di novello extra-terrestre, sperando che il buon Eugenio Finardi non ci faccia pagare i diritti di autore …

Dopo alterne vicende, che non stiamo a raccontarvi per non scrivere un romanzo, il 5 Maggio di quest’anno il Comune di Sciacca, rappresentato dal dirigente Venerando Rapisardi, aveva sottoscritto con la SOGEIR SpA in liquidazione, rappresentata dal liquidatore Vincenzo Marinello, un “accordo bilaterale” transattivo sulla base del quale il pagamento di un debito non ancora liquidato del Comune di Sciacca nei confronti della stessa SOGEIR di Euro 783.775,59 derivante da servizi di gestione integrata rifiuti prestati nel 2017 sarebbe stato spalmato in tre esercizi finanziari (2022/2023/2024) con rinuncia agli interessi maturati e maturandi. In tale accordo bilaterale di leggeva inoltre: il Comune di Sciacca, a sua volta creditore nei confronti della SOGEIR ATO AG1 Spa, in liquidazione, a seguito dell’emissione delle fatture per mitigazione ambientale , ad oggi contestate per divergenze di applicazione di importo della tariffa , e pertanto l’ammontare del credito sarà oggetto di eventuale compensazione dopo l’avvenuta risoluzione della questione.”

Ieri sera è quindi arrivato in aula in extremis, come punto all’ordine del giorno prelevato al punto 1, il riconoscimento di questo debito fuori bilancio Lettera E,  presupposto indispensabile per poter rispettare l’impegno, assunto dal Comune con il sopracitato accordo bilaterale, di pagare la prima delle tre rate previste (euro 204 mila) nell’esercizio finanziario 2022, come previsto dall’accordo.

Nel frattempo era tuttavia entrato in gioco un ulteriore elemento, in parziale contraddizione con i contenuti dell’accordo bilaterale sul debito che i consiglieri comunali dovrebbero “riconoscere”: il parere difforme del Collegio dei Revisori dei Conti, un organo che deve assistere obbligatoriamente l’atto di delibera che il Consiglio comunale adotta e che esercita una funzione di vigilanza e di controllo a tutela del Comune stesso.

Cosa dice infatti il collegio dei  revisori dei conti nella sua riunione del 16/12/2022? Nell’esprimere parere favorevole al riconoscimento del debito di euro 783.755,59, prescrive tuttavia che ” il Consiglio comunale nel riconoscere il debito dovrà obbligare l’ufficio finanziario (…del Comune) che dovrà effettuare il pagamento del debito alla contestuale compensazione delle somme dovute a questo Ente (…il Comune) pari a complessive Euro 412.109,19 della SOGEIR SRL in liquidazione e quindi con un impegno finanziario complessivo netto di euro 371,646,40. Configurandosi ipotesi di responsabilità per debiti erariali, si invita il signor Segretario Comunale a disporre la trasmissione delle delibere alla Corte dei Conti e copia dell’inoltro allo scrivente Collegio.”

Insomma, se qualcuno non lo avesse ancora capito, un gran bel pasticcio:

– da una parte c’è un accordo bilaterale sottoscritto dal Comune, che il Consiglio comunale è chiamato a “riconoscere” e in base al quale l’ente comunale dovrà pagare un proprio debito di 784 mila euro SOGEIR, ottenendo il vantaggio finanziario ed economico di rateizzarlo in tre anni e senza alcun onere di interessi, che prevede solo come EVENTUALE la compensazione con i crediti (in parte contestati) che lo stesso Comune vanta nei confronti di SOGEIR;

– dall’altra parte c’è il Collegio dei Revisori Contabili che impone al Consiglio Comunale di obbligare gli uffici comunali ad effettuare contestualmente la compensazione del pagamento debito/incasso credito, essendo tale credito certo-liquido-esigibile sulla base delle fatture emesse dal Comune nei confronti di SOGEIR.

Ed è qui che arriva l’incudine e il martello in cui si ritrovano i consiglieri comunali che devono approvare o meno il “riconoscimento” del debito. Se lo fanno, disattendendo le prescrizioni dei revisori dei conti, corrono il rischio di essere citati per danni erariali davanti la Corte dei Conti per non aver presidiato a dovere l’incasso del credito comunale prescritto dai revisori attraverso la contestuale compensazione. Se non lo fanno, bocciando la bozza di delibera portata in consiglio dagli uffici e dall’amministrazione comunale oppure modificandola nel senso richiesto dai revisori contabili, corrono il rischio opposto, ossia che controparte (la SOGEIR) non accetti la sostanziale modifica unilaterale rispetto all’accordo bilaterale già intervenuto e quindi gli stessi consiglieri comunali correrebbero il rischio di essere citati per danni erariali davanti la Corte dei Conti per non aver consentito al Comune di usufruire del vantaggio della rateizzazione in tre anni e del pagamento senza interessi.

Inizia a questo punto un controverso dibattito consiliare, nel quale si dice tutto e il contrario di tutto, e i cui protagonisti diventano il revisore dei conti dr. Bruno, i tre consiglieri comunali che hanno una vera e propria leadership di esperienza politica e di personalità sul consesso consiliare (Bivona, Bono e Leonte in ordine rigorosamente alfabetico), il presidente della Commissione consiliare bilancio Bellanca, il segretario comunale e il presidente del Consiglio Messina.

Si intravedono due linee di pensiero, ma è comunque una nostra sensazione: quella meno disponibile al voto favorevole (Bivona, Bono, Messina) e quella più disponibile (Leonte, l’amministrazione).

Quando il pendolo dell’indecisione e dell’oggettiva difficoltà sembra oscillare verso una linea di azione comunque aderente alla prescrizione del Collegio dei Revisori Contabili, Fabio Leonte indossa i panni del prestigiatore che fa uscire la colomba dal cilindro: propone infatti una mozione, compilata e protocollata durante una breve sospensione, con la quale si modifica lo schema di delibera di “riconoscimento” in proposta con la seguente postilla finale: “il Consiglio comunale prende atto del parere espresso dal Collegio dei Revisori Contabili che fa parte integrante della delibera” .

Problema risolto o solamente sbolognato all’ufficio comunale e al dirigente che dovrà dare esecuzione alla delibera?  Non ci sentiamo francamente di pronunciarci.

Al momento della votazione finale la delibera viene adottata con 12 voti favorevoli e 3 astenuti (Bivona, Grassadonia, Messina).

In conclusione il consigliere Ignazio Bivona commenta nel dibattito: una pagina di storia del consiglio comunale assai negativa sotto il profilo del diritto amministrativo…un fatto gravissimo… una delle peggiori delibere a cui ho assistito…

A quanto ammonterà il pagamento a favore della SOGEIR? Quest’ ultima lo accetterà?

ServireSciacca ve lo farà sapere.

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