L’eleganza non nasce solo da ciò che porti, ma anche da ciò che pensi” GIANFRANCO FERRÉ
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L’accostamento è certamente molto azzardato: da un lato il presidente Ucraino Zelensky e dall’altra il nostro Sindaco, Fabio Termine. Non allarmatevi! la motivazione è alquanto superficiale e banale ed è legata al look dei due. A niente altro.
Tra tanti personaggi che popolano e dominano la scena internazionale, Volodymyr Zelensky , da quando è iniziato il conflitto con la Russia, ci ha incuriosito per aver abbandonato camicie bianche e cravatte – l’uniforme del politico – per mostrarsi con la T-shirt nei video quotidiani diretti al suo paese, per i suoi discorsi al Parlamento europeo o britannico, al Congresso americano o per le sue call in Zoom. Tanto che ci siamo più volte chiesti se non esagerasse a mostrarsi così “normale” Ma la maglietta a maniche corte è stata oggetto di studio e ha assunto un significato preciso: il simbolo della forza e del patriottismo del popolo ucraino.
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La riflessione degli esperti di costume parte da qui, dalla miriade di valori (e obiettivi) racchiusi dietro uno schema più o meno obsoleto. Quello (anche) che siamo soliti riassumere con un semplice quesito popolare: “l’abito fa o non fa il monaco?”. Riflessione, tra l’altro, che in clima di conflitto mondiale fa venire i brividi. Zelensky è un ex attore e sa quanto siano potenti alcune immagini. Il suo cambio d’abito e il fatto che a volte appaia con la barba non perfettamente curata servono a mostrare la vicinanza al suo popolo in un momento in cui alcuni suoi connazionali vivono nelle stazioni delle metro, migliaia sono al fronte e moltissimi altri cercano di salvarsi fuggendo dal Paese
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E Fabio Termine? E’ il campione dell’informalità e della “normalità”. Qualche volta con la giacca (mai con la cravatta), con t-shirt, con una semplice camicia bianca, con un maglione a collo alto…Sia nel pubblico che nel privato , mantiene la sua immagine di ragazzo della porta accanto, senza mai segnalarsi per un look ricercato che possa identificare per lui un ruolo diverso da “primus inter pares” che, percepiamo, voglia mantenere all’interno della cerchia dei suoi più stretti collaboratori.
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Nelle foto di gruppo non assume mai la posizione centrale. Nelle cerimonie pubbliche non manifesta e non si impone con la postura da Primo Cittadino.
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La sua vita privata non è da “Vanity faire” nè da Vogue. Abbraccia la sua bambina teneramente e se la coccola in mezzo alla gente, con la sua Roberta accanto, quando non può fare a meno di partecipare agli eventi pubblici. Ma crediamo che, il più delle volte, preferisca starsene a casa sua, sul suo divano, a godersi la famiglia.
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Semplice e dimesso, continua a svolgere il suo compito con concretezza e realismo, senza voli pindarici. Se per il look di Zelensky si sono scomodati i più autorevoli sociologi del mondo, il look e il messaggio comunicativo del nostro Sindaco credo sia inequivocabile: -Sono il Sindaco, ma sono un giovane qualunque appassionato di politica e con i piedi per terra. La famiglia, gli amici, i compagni di partito sono la mia forza. Non amo la mondanità, ma gli affetti più veri e autentici-.
In tempi in cui la cultura dell’immagine domina il nostro quotidiano vivere, la scelta del nostro Sindaco sa di saggezza e di modernità.
La sua vita privata non è da “Vanity faire” nè da Vogue. Abbraccia la sua bambina teneramente e se la coccola in mezzo alla gente, con la sua Roberta accanto, quando non può fare a meno di partecipare agli eventi pubblici. Ma crediamo che, il più delle volte, preferisca starsene a casa sua, sul suo divano, a godersi la famiglia.
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Semplice e dimesso, continua a svolgere il suo compito con concretezza e realismo, senza voli pindarici. Se per il look di Zelensky si sono scomodati i più autorevoli sociologi del mondo. il look e il messaggio comunicativo del nostro Sindaco credo sia inequivocabile: -Sono il Sindaco, ma sono un giovane qualunque appassionato di politica e con i piedi per terra. La famiglia, gli amici, i compagni di partito sono la mia forza. Non amo la mondanità, ma gli affetti più veri e autentici.
In tempi in cui la cultura dell’immagine domina il nostro quotidiano vivere, la scelta del nostro Sindaco sa di saggezza e di modernità.