La notizia diramata oggi è una vittoria su tutta la linea per la comunità cittadina di Ribera, che nella stessa giornata ha ottenuto dal nuovo assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, il raggiungimento di ben due obiettivi perseguiti con grande tenacia e partecipazione popolare: la riapertura del Pronto Soccorso del Fratelli Parlapiano a tutta l’utenza (finora era solo per i Covid) e la richiesta ufficiale inoltrata dal governo regionale al Ministero della Sanità di riconoscere il Fratelli Parlapiano come “Ospedale di Zona disagiata”.
Un grande ed evidente successo politico da intestare all’on.le Carmelo Pace, capogruppo all’ARS della Nuova D.C. e vicepresidente della commissione Sanità, che negli ultimi mesi si è particolarmente speso per questa causa e che, dopo aver tagliato vittorioso questo questo significativo traguardo può dichiarare con legittima soddisfazione:
“Nelle scorse settimane ho più volte incontrato l’assessore, gli amministratori del territorio e il dirigente dell’ASP di Agrigento. Siamo soddisfatti e ringraziamo l’assessore Volo per la sensibilità mostrata sulla vicenda. Restituiamo al territorio un presidio generalista che può rispondere ai bisogni della cittadinanza. Abbiamo combattuto questa battaglia e finalmente abbiamo ottenuto un risultato molto importante nell’esclusivo interesse della popolazione“.
Fin qui la voce della politica, che come si sa nelle sanità tutto muove e dispone.
Passiamo quindi all’odierno provvedimento dell’assessore, che ha per oggetto: Proposta di modifica della Rete Ospedaliera ex D.A. n. 22/2019 e s.m.i. – Riconoscimento del P.O. F.lli Parlapiano di Ribera quale P.O. di Area Disagiata.
Nella richiesta al Ministero della Sanità viene scritto che “nella provincia di Agrigento esiste un’area che presenta criticità orografiche e metereologiche, associata alla scarsa manutenzione della rete viaria. Si tratta dell’Area ” Terra Sicana”, riconosciuta come particolarmente disagiata anche da SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne). In tale area insiste l’Ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera, per il quale si richiede il riconoscimento formale quale Presidio di Area Disagiata con il mantenimento del Pronto Soccorso Generalista“.
Nel decreto dell’assessorato alla Salute dell’11 gennaio 2019 (adeguamento della rete ospedaliera siciliana al D.M. 2 aprile 2015 n. 70) il presidio operativo del F.lli Parlapiano era così configurato:
Nella richiesta odierna, inoltrata dall’assessore Volo, il “Fratelli Parlapiano” assume invece il sotto prospettato assetto definitivo:
Risulta evidente come si sia ben operato in funzione di un obiettivo che la comunità civile di Ribera si è sempre posta, ossia ritornare ad avere un presidio operativo che sia anche generalista e dotato di Pronto Soccorso a piena funzionalità.
La lettera dell’assessore al Ministero si conclude con l’impegno ad attivare anche una Unità Operativa di Ortopedia, non prevista allo stato attuale, in caso di avvenuto riconoscimento di presidio di Area Disagiata.
Sulla scorta di tale richiesta al Ministero l’assessore Volo ha accolto la richiesta del commissario straordinario dell’ASP, Mario Zappia datata 28 novembre, autorizzando la trasformazione del Pronto Soccorso Covid del F.lli Parlapiano di Ribera in Pronto Soccorso generalista.
Ciò in considerazione della contestuale presenza nel presidio di Ribera della specialità di Medicina e Chirurgia e delle altre discipline autorizzate, nonché del servizio di cardiologia e laboratorio d’analisi, che possono offrire ai pazienti che giungeranno in Pronto Soccorso assistenza sanitaria di base relativamente all’aspetto diagnostico e clinico, rinviando i pazienti per le cure più specifiche ai presidi ospedalieri di riferimento, adeguati per livello di complessità, fermo restando l’ambulanza del 118 per i trasporti di emergenza e l’obbligatorio collegamento con i centri delle reti regionali per le patologia tempo dipendenti, quale infarto miocrdico, stroke, ecc. “
In nessuno di questi due documenti dell’assessorato regionale alla sanità si fa alcun cenno al presidio ospedaliero riunito del Giovanni Paolo II di Sciacca…
Una volta dato il giusto riconoscimento al commissario straordinario Zappia e all’on.le Pace di avere saputo sapientemente condurre in porto quella che lo stesso parlamentare riberese definisce una “battaglia”, resta sul terreno una considerazione, magari banale.
Basta digitare sul motore di ricerca in internet le parole “Pronto Soccorso” oppure ascoltare di questi tempi una qualsiasi trasmissione di informazione radiofonica o televisiva per toccare con mano la situazione disastrosa che c’è in Italia nell’area di emergenza-pronto soccorso: mancano i medici e molti di quelli che ci sono si dimettono, chiudono tanti Pronto Soccorso, altri vengono riconvertiti in Punti di Primo Presidio, alcuni dei quali chiusi di notte:
Scopriamo invece, oggi, che nella visione della Regione siciliana il distretto di Sciacca ha una situazione sanitaria talmente florida da potersi permettere due presidi di Pronto Soccorso a piena operatività all’interno di uno stesso e unico ospedale (Sciacca e Ribera sono ancora presidi ospedalieri Riuniti…) e a una distanza di appena 20 chilometri, due ospedali (ancora Riuniti non si sa…ancora DEA di I Livello non si sa…) a piena operatività se al F.lli Parlapiano sarà riconosciuto la qualifica di “area disagiata” con numerosi doppioni di reparti operativi tra cui, udite udite, anche quella Ortopedia che a Sciacca stenta a sopravvive con due soli medici.
Occorre allora solo un pò di onestà mentale e non parlare più di problematica ospedaliera dalle nostre parti, di sanità pubblica malata, di gravi rischi per la salute dei cittadini, di Pronto Soccorso che non funziona bene per mancanza di personale, ecc. ecc.
L’assessore Volo, e non solo lei, ci hanno fatto finalmente capire che nel nostro distretto viviamo in un’isola felice, che possiamo permetterci cose che in tutte le altre parti d’Italia neanche si sognano…
E qualche testata giornalistica, o qualche consigliere comunale, o qualche conferenza dei sindaci o ancora qualche comitato civico non vengano più a dirci che esistono gravissimi problemi nella sanità ospedaliera del distretto di Sciacca!
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