Michele Catanzaro dixit. Finalmente. Sugli Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera, o presunti tali. E, cosa importante, lo ha fatto senza peli sulla lingua. Anche se ha detto che non ha importanza fare i nomi, riferendosi a chi sta “sull’altro fronte”. Ma si sa, in politica tant’è volte è meglio non far nomi, e poi tanto ormai quelli si conoscono…
Il capogruppo PD all’ARS ha preso posizione con una intervista concessa a Massimo D’Antoni di RMK TV, nella quale sembra aver abbandonato ogni precedente riserbo sul delicato argomento.
Come ServireSciacca ne prendiamo atto con vivo compiacimento, tanto più che le argomentazioni utilizzate da Michele Catanzaro rispecchiano fedelmente le cose da noi dette ormai da mesi.
Sotto un profilo strettamente giornalistico non possiamo nascondere un minimo di rammarico per il mancato accoglimento da parte dell’on.le Catanzaro dell’invito per una intervista sulla situazione ospedaliera, che ormai da settimane ServireSciacca gli aveva fatto. Evidentemente l’on.le Catanzaro ha ritenuto di privilegiare il palcoscenico di maggior prestigio e audience e a noi fa comunque piacere che grazie a RMK la sua posizione sia adesso finalmente chiara e collimante con chi prima di lui ha detto cose analoghe sulla questione, senza lesinare nomi e cognomi.
Invitiamo pertanto chi non l’avesse ancora fatto ad ascoltare i contenuti dell’intervista concessa a Massimo D’Antoni, utilizzando il link qui di seguito riportato:
Le idee espresse dallo sciacchitano Michele Catanzaro (del PD, forza di opposizione) sono sicuramente diverse da quelle portate avanti dal parlamentare riberese Carmelo Pace (della D.C. Nuova, forza di governo) in tandem con il Commissario straordinario dell’ASP Mario Zappia, e recepite dall’assessore regionale alla Sanità del governo Schifani per quanto riguarda il presidio ospedaliero di Ribera e il suo Pronto Soccorso.
Questo apparente dualismo Sciacca/Ribera anche nelle argomentazioni delle persone della deputazione territoriale potrebbe dare ulteriore fiato a quelle speculazioni di bassa politica secondo le quali ci sarebbe chi vuole compromettere le aspirazioni della comunità riberese e quindi sta alimentando sentimenti negativi.
Niente di più falso, forse è proprio il contrario, perché chi la pensa come ServireSciacca o come Michele Catanzaro vuol solo proteggere la Sanità pubblica sia di Ribera che di Sciacca, anzi sarebbe meglio dire la Sanità pubblica del nostro distretto ospedaliero.
Se ancora non fosse del tutto chiaro, nell’opinione di ServireSciacca non dovrebbero esistere le ragioni di Sciacca o le ragioni di Ribera, dovrebbero solo esistere le sacrosante ragioni di un’unico ospedale di distretto, se possibile molto migliore di quello attuale, articolato su due presidi del tutto complementari e senza doppioni, ma che abbia unità operative (quelle che prima si chiamavano reparti) ubicate dove è preferibile che siano collocate da un punto di vista strettamente funzionale e di efficienza strutturale. Riteniamo dunque che sia errato in questo contesto storico, e lo ribadiamo, il percorso che si vorrebbe oggi intraprendere da parte dell’attuale maggioranza governativa regionale, di due ospedali sostanzialmente distinti, sotto molti aspetti doppioni l’uno dell’altro, a soli 20 chilometri di distanza l’uno dall’altro. L’ideale, insomma, sarebbe stato un unico ospedale in zona Torre Makauda, assai ben più funzionante, così forse il concetto è chiaro per tutti.
Adesso si attendono le mosse del sindaco di Sciacca, Fabio Termine, nella sua qualità di capofila della conferenza dei sindaci del distretto sanitario di Sciacca, conferenza a cui spetta la responsabilità di interloquire con la deputazione territoriale, con il governo regionale e con il Ministero della Sanità.
Attendiamo i prossimi passi.
era ora!
finalmente una posizione chiara e razionale espressa con linguaggio non politichese.
Speriamo bene.
era ora!
finalmente una posizione chiara e razionale espressa con linguaggio non politichese.
Speriamo bene.