L’intervista rilasciata oggi a Giovanna Venezia (Risoluto) da Mario Zappia, contiene da parte del Commissario straordinario ASP di Agrigento un’affermazione che potrebbe apparire sorprendente e inattesa. La riportiamo alla lettera:
“In questo momento, come esecutore tecnico io ho una normativa che vede RIUNITI gli ospedali di Sciacca e Ribera… Secondo me questa configurazione di ospedali riuniti anche per i riberesi potrebbe essere la migliore… potrebbero avere ragione (… i riberesi) se vengono riconosciuti come ospedale di zona disagiata ma NON con l’attuala normativa, perché con l’attuale normativa loro (…i riberesi) perderebbero una serie di reparti che gli danno una valenza di ospedale regionale”.
Quindi, potrebbe sembrare che Mario Zappia con questo suo autorevole parere prenda le distanze dalla proposta inoltrata al Ministero dall’Assessorato regionale alla Sanità, con la richiesta di riconoscere al Fratelli Parlapiano di Ribera il Pronto Soccorso generalista e lo status di ospedale di zona disagiata.
Potrebbe sembrare. Nonostante tutti quei fastidiosi incisi e verbi al condizionale: in questo momento…, potrebbe essere la migliore…, potrebbero avere ragione…, non con l’attale normativa…, perderebbero…
Peccato che proprio lo stesso Mario Zappia, solo due mesi addietro, abbia firmato la richiesta alla Regione per la riapertura del Pronto Soccorso di Ribera in versione generalista, peccato che tale sua richiesta abbia fatto da necessario preludio all’altra richiesta inoltrata al Ministero dall’assessorato regionale per il riconoscimento di Ribera quale ospedale di zona disagiata.
Rileggetelo o risentitelo l’intervento del nostro Commissario straordinario… , che ci tiene a precisare di essere un tecnico e non un politico. Vi sembra davvero del tutto chiaro il suo dire?
Ci piace tuttavia quel riferimento ripetuto tre volte alla NORMATIVA, di cui comunque siamo tenuti a conoscere quella attuale e non quella futura…
ServireSciacca da mesi batte sul tasto, inascoltato, per cercare di capire e far capire quale possa essere il miglior percorso da seguire in funziine del benessere della collettività… e non certo per fare il fronte contro fronte… Perché allora tutte le opinioni e le posizioni espresse sull’argomento sembrano non tenere in alcun conto i contenuti della normativa in materia?
L’occasione dell’intervista con Zappia e Messina è stato l’incontro richiesto dal presidente del Consiglio Comunale di Sciacca al Commissario ASP, al quale hanno partecipato anche i componenti della commissione consiliare sanità del consiglio comunale.
Ignazio Messina è andato alla ricerca di dati concreti e ufficiali da portare come contributo al dibattito nel consiglio comunale fissato per il 24 febbraio: su ciò che si è fatto e su ciò che bisogna ancora fare. Attenzione però al dato nudo e crudo dei numeri. Ci possono dire ad esempio quanti concorsi/bandi sono stati fatti per dirigenti medici, ma non il perché nessuno vi abbia partecipato… non ci diranno mai perché ad una neurologa che voleva venire a Sciacca non sia stato consentito… non ci diranno mai perché un modernissimo e costoso macchinario contro il dolore cronico e terminale venga lasciato abbandonato in una stanzetta…
Su una cosa detta alla fine da Ignazio Messina ci metteremmo sicuramente la firma: Ribera e Sciacca devono essere due ospedali SINERGICI per offrire il miglior servizio possibile.
Stiamo dimenticando tutti che un Direttore di Asp, alla stregua di un Capitano dei Carabinieri o un Preside di una scuola, deve considerarsi e rappresentarsi come Servitore dello Stato. Perché dalla sua capacità ad organizzare un buon servizio ne deriva lo sviluppo economico e sociale ( basti pensare che molti operatori turistici fanno confluire un utenza anziana verso mete dove c’è , per qualsivoglia evenienza, un ospedale discreto) nonché la serenità di un territorio. Se uno si sente più politico o più tecnico ha a che vedere con la propria indole. Sicuramente il ruolo è quello di Servitore dello Stato. Ma i Direttori Generali Siciliani sanno interpretare questo ruolo??