Al prossimo consiglio comunale di giovedì sera si preannuncia scontro politico tra amministrazione e opposizione, che come noto in consiglio ha la maggioranza, sulla questione della rottamazione quater.
I Consiglieri comunali Calogero Bono – Gaetano Cognata – Ignazio Messina – Ignazio Bivona – Raimondo Brucculeri – Clelia Catanzaro – Luca La Barbera – Filippo Bellanca – Paolo Mandracchia – Carmela Santangelo – Alessandro Grassadonio – Lorenzo Maglienti – Pasquale Bentivegna – Antonino Venezia – Maurizio Blò e Isidoro Maniscalco hanno infatti presentato al Presidente del Consiglio Comunale ( che risulta tra i firmatari stessi della richiesta stessa) un documento nel quale chiedono di fare comunicazioni sulla questione che attiene alla “rottamazione quater”, alla luce di quanto dichiarato dal Sindaco in commissione bilancio nella seduta del 08/03/2023 e di quanto dichiarato alla stampa dall’Assessore Sabella.
Nei giorni scorsi l’assessore al bilancio Sabella aveva comunicato la decisione dell’amministrazione comunale di aderire alla cosiddetta “rottamazione quater”limitatamente alla sola componente interessi, ossia al cosiddetto “stralcio parziale” come previsto dall’impostazione originaria della norma statale, poi successivamente modificata dal decreto milleproroghe, rinunciando quindi al cosiddetto stralcio totale”. La decisione era stata motivata dal confronto con l’ufficio, secondo cui non risulterebbe conveniente per l’ente comunale azzerare anche la quota capitale, rinunciando così nei prossimi anni a possibili incassi futuri, importanti per il sostentamento delle spese dell’ente”.
Mentre lo stralcio parziale opera in automatismo, quello totale (dunque anche della sorte capitale) dovrebbe avere come necessario presupposto l’adesione dell’ente locale tramite l’adozione di una delibera del consiglio comunale.
Da un esame effettuato ci sono circa 100.000 posizioni negli uffici del Comune di Sciacca, che rispondono alla fattispecie del decreto: tali somme oggetto della possibile rottamazione non sono iscritte in bilancio in quanto gia’ stralciate e ammontano a circa 2,5 milioni euro come sorte capitale. Essendo già stralciate, ne consegue che nessun impatto contabile avrebbe sul prossimo bilancio del Comune di Sciacca il loro eventuale stralcio totale.
L’orientamento della giunta municipale contrario allo stralcio totale non trova tuttavia d’accordo l’opposizione consiliare, che con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio comunale ha chiesto di fare, nella prossima adunanza consiliare, comunicazioni alla luce di quanto dichiarato dal Sindaco in commissione bilancio nella seduta del 08/03/2023 e di quanto dichiarato alla stampa dall’Assessore Sabella.
I consiglieri comunali firmatari preavvisano che è loro intenzione di voler sottoporre al Consiglio Comunale, al termine della discussione sulla predetta comunicazione, l’approvazione del seguente atto di indirizzo politico- amministrativo:
L’art. 1 co. 231 – 252 della L. 29.12.2022 n. 197 (Legge di bilancio dello Stato 2023) ha previsto la cosiddetta “rottamazione quater” che prevede dei riflessi anche per gli enti Locali.
La norma prevede che per tutte le cartelle esattoriali di tributi comunali consegnate
all’agente per la riscossione (e poi notificate) entro il 30/06/2022, a richiesta del contribuente che vuole pagare, vengono cancellate le sanzioni e gli interessi!
Inoltre la norma prevedeva che limitatamente alle cartelle esattoriali di importo fino a
1.000,00 consegnate all’agente per la riscossione entro il 30/06/2015 la possibilità di cancellare sanzioni e interessi in automatico a prescindere se il contribuente presenta richiesta di pagamento. Tuttavia la legge 197, per quanto riguarda questa fattispecie, è stata modificata dal cosiddetto Decreto milleproroghe (DL 198/20222), poi convertito in legge (Legge n. 14 del 24/02/2023), prevedendo la possibilità per i comuni di stralciare totalmente queste cartelle previa una delibera di Consiglio Comunale da adottarsi entro il 31/03/2023. Questa fattispecie per i tributi statali è già prevista nella legge 197 e pertanto con la modifica prevista nel Decreto milleproroghe altro non si è fatto che allineare lo stralcio totale anche per i tributi comunali anche se con il passaggio in Consiglio Comunale.
La ratio della norma dello stralcio totale delle cartelle molto vecchie è evidentemente quello di ripulire gli archivi informatici dell’agente della riscossione rispetto a cartelle molto datate nel tempo, di modico importo e non più esigibili in quanto già oggetto di diverse richieste coattive al contribuente. Al comune di Sciacca queste cartelle di modesto importo ammontano a circa 100.000 posizioni e a un totale di 2.500.000 euro. Da questo si capisce subito che le singole cartelle sono davvero di importo modesto (in media 25 euro come sorte). Tentare oggi ulteriori richieste di pagamento avrebbe solo dei costi sicuri senza avere gli sperati risultati. Si tenga altresì presente che tali crediti non sono più iscritti nel bilancio del
comune di Sciacca poiché sono stati già dichiarati inesigibili e quindi cancellati dalla contabilità e con probabilità che molte di queste cartelle potrebbero anche essere prescritte. Procedere a una loro cancellazione anche presso l’agente per la riscossione risponde da un lato a una esigenza pratica di pulizia degli archivi e dall’altro a una agevolazione per i cittadini che hanno difficolta a pagare cartelle comunque vecchissime (tributi dal 1990 al 2010).
Per questi motivi non si comprende la posizione della Amministrazione di Sciacca che parla di equità e vuole far passare per evasori persone che per importi modesti hanno avuto difficoltà a pagare. Amministrazione quindi, come dichiarato dal Sindaco in commissione bilancio, non vuole far predisporre la proposta di delibera da far approvare in Consiglio Comunale. Il tutto in considerazione del fatto che sta parlando di cartelle esattoriali molto datate nel tempo!!
Per quanto sopra si chiede
che si ponga in votazione un preciso indirizzo affinchè il Comune di Sciacca aderisca allo stralcio totale delle cartelle consegnate all’agente per la riscossione fino al 30/06/2015 e di importo fino a mille euro come già previsto per i tributi dello stato, chiedendo altresì che venga predisposta apposita proposta di delibera da parte degli uffici da essere approvata entro il 31/03/2023 così come previsto dalla legge di Conversione del Decreto Legge 198/2022.