Aggiornamento al 18 Marzo

È intervenuto anche il capogruppo del PD all’ARS, Michele Catanzaro, sulla vicenda del caro-voli, dopo la nota degli uffici della Presidenza della Regione.

Per Catanzaro, “di chiacchiere e comunicati stampa del presidente Schifani ne abbiamo in quantità, mentre i risultati stanno a zero: i biglietti di alcune tratte da e per la Sicilia continuano ad avere prezzi inaccettabili, esattamente come prima”.

“Il caro-voli si fa sentire soprattutto su alcune categorie ed in alcuni periodi, si pensi ad esempio ai molti studenti universitari fuori sede che non hanno la possibilità di poter tornare a casa in occasione delle festività di Pasqua”, aggiunge il capo gruppo PD.

“Proprio in questo senso, durante l’esame della finanziaria, insieme con i deputati del PD ARS avevamo presentato un emendamento che stanziava due milioni di euro come contributo per ammortizzare il costo dei biglietti aerei per gli studenti fuori sede. Ma la nostra proposta non è piaciuta al governo del presidente Schifani che preferisce continuare a fare comunicati stampa, così anche se i biglietti non diminuiscono di un centesimo, lui almeno riesce ad occupare qualche titolo sui giornali”, conclude Michele Catanzaro.

Come si ricorderà sulle vicende che riguardano l’esposto presentato dalla Regione Siciliana all’Antitrust e alla Commissione Europea in merito al caro biglietti aerei da e per la Sicilia, gli uffici della Presidenza della Regione avevano nei giorni precedenti precisato con una nota quanto segue:

“Il governo regionale il 22 dicembre 2022 ha inviato un esposto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato per verificare se la condotta posta in essere da Ita Airways e Ryanair violasse i principi della libera concorrenza del mercato, con la conseguente richiesta di irrogare sanzioni alle due compagnie qualora fossero riscontrate delle violazioni. Nella stessa data, analogo esposto era stato presentato alla Dg Competition della Commissione Europea”. Fin dal 20 gennaio 2023– prosegue la nota – l’Antitrust ha iniziato la propria istruttoria interloquendo per iscritto con la Presidenza della Regione siciliana che, il 2 febbraio 2023, ha prontamente risposto. Infine, in data 22 febbraio 2023, la Presidenza della Regione ha integrato l’esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e alla Dg Competition della CE richiedendo una indagine conoscitiva sulla condotta delle compagnie aeree Ita Airways e Ryanair anche per il periodo pasquale.

Il fenomeno dell’aumento abnorme del costo dei biglietti da e per la Sicilia, che sta avvenendo anche nel periodo pasquale, era stato poi oggetto dell’attenzione da parte di Federconsumatori, che ha attaccato le compagnie aeree accusandole anche di incapacità di programmazione: anziché prevedere il normale aumento del numero di voli necessari per soddisfare le richieste, le compagnie si limitano a riempire un volo alla volta creando un effetto paradossale sui prezzi che cambiano notevolmente anche nel corso della stessa giornata.

Da tempo ormai questa scandalosa situazione del caro voli da e per la Sicilia costituisce argomento di grande e gravosa attualità per i cittadini siciliani e per chi in Sicilia deve arrivarci come turista.

Prima di Natale 2022, l’8 Dicembre, il presidente della Regione Schifani aveva dichiarato che «Lo scandalo del caro voli che da tempo colpisce i siciliani deve trovare una risposta, immediata ed efficace. La Regione Siciliana denuncerà la questione all’Autorità Antitrust, coinvolgendo i migliori avvocati esperti del settore. Ma serve anche più attenzione da parte del governo».

«È inaccettabile – aggiungeva il presidente della Regione – che a minare il diritto alla mobilità dei cittadini sia una compagnia a capitale totalmente pubblico come Ita, impegnata in una sorta di cartello con Ryanair sulla rotta Palermo-Roma in quanto unici vettori ad operare su quel percorso. Torno perciò a chiedere al governo di farsi sentire e in particolare modo al Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

SCANDALOSO. Con ITA mille euro a/r dalla Sicilia a Roma!

Nei giorni scorsi ServireSciacca aveva voluto fare una verifica.

Se un siciliano avesse avuto bisogno last minute di recarsi a Roma l’indomani, avrebbe potuto prendere da Palermo uno di questi voli visibili nella foto con relativi prezzi (rilevazione ore 10:15 di oggi):

Se avesse voluto poi tornare in giornata poteva scegliere tra i seguenti voli ITA e Ryanair in serata:

Morale della favola dovrebbe spendere un minimo di 637 euro, più l’eventuale costo del parcheggio auto e del transfert dall’aeroporto alla città.

Se invece la stessa persona fosse andato da Palermo a Parigi con lo stesso aereo ITA delle 6,15 (AZ1778) avrebbe speso meno, 167,99 euro:

Siamo quindi alla follia totale… o al sopruso…

Converrebbe fare il biglietto per Parigi e poi scendere a Roma…

Ita è una compagnia ancora a totale capitale pubblico ma, come sostiene anche la Regione Siciliana, ITA fa persino cartello con le altre compagnie che, come Ryanair fanno la stessa rotta.

La differenza tra un cittadino siciliano che deve andare a Roma per qualsiasi ragione e un cittadino di altre regioni della penisola è che il cittadino siciliano ha un solo modo reale di raggiungere la capitale: prendere l’aereo.

In alternativa deve affrontare un viaggio in treno di oltre 10 ore…

Poveri noi…!

Un pensiero su “SUI PREZZI DEGLI AEREI DA E PER LA SICILIA IL CAPO GRUPPO DEL PD ALL’ARS REPLICA A SCHIFANI”
  1. Finalmente qualcuno se ne è accorto. Situazione allucinante da anni, siamo sempre i più sfigati, il fanalino di coda dell’Italoa. Loro e poi noi. Per i siciliani viaggiare è diventato un lusso. Vergogna.

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