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Surreale? Ossia oltre la dimensione della realtà? Forse… magari… ma va bene così, anzi benissimo. L’immagine, o meglio dire la narrazione di Sciacca che Emilio Casalini ha realizzato con la puntata del suo programma “Generazione Bellezza” dedicata alla nostra città e all’azione in essa svolta dalla Cooperativa di Comunità – Museo Diffuso dei 5 Sensi, trasmessa stasera su RAI3, è stata semplicemente bella, una impagabile promozione che adesso dovremo esser bravi a veicolare nel miglior modo sul mercato turistico.
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Così come dovremmo esser tutti altrettanto bravi ad adoperarci affinché Sciacca sia dotata anche di tutti quei requisiti collaterali di autentica città turistica di cui è ancora priva, ma questo è un altro discorso.
Come già nella prima trasmissione di “Generazione Bellezza” dedicata al Progetto 5 Sensi, di cui è il creatore insieme a Viviana Rizzuto, Emilio Casalini è stato bravissimo a valorizzare quegli aspetti “esperenziali” sui quali la Cooperativa del Museo Diffuso ha lavorato molto bene sin dall’inizio. È stata assai efficace, direi quasi avvincente, la rappresentazione televisiva di queste esperienze e di quella che è stata chiamata “la rete di connessioni” sempre più fitta che da esse hanno origine, e a cui hanno magistralmente dato voce, come veri e propri protagonisti: i mugnai Caterina Sabella e Davide Alonge con il loro mulino esperenziale di grani antichi; il pizzaiolo Salvatore Pagano con la sua pizza fatta con un mix di farine antiche; il ristoratore Nino Bentivegna con i suoi piatti prelibati che si rifanno alla più autentica identità culinaria sciacchitana; il pasticciere Piero Curreri con suoi cornetti artigianali; i titolari di B&B Antonella Termine e Salvatore Caracappa con la loro prima colazione che diventa “un racconto” di sapori; l’imprenditrice ittico/conserviera Lucia Curreri con l’arte di sfilettare le acciughe; il sindaco Termine e l’assessore Dimino e la loro concezione dinamica dell’amministrare che favorisce le sinergie del pubblico con il privato; l’ambientalista Stefani Siracusa di Marevivo con l’oasi di educazione ambientale.
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E ancora il racconto dei beni comuni che sono aperti al pubblico grazie al volontariato civico di singoli cittadini e associazioni che fanno parte della Cooperativa: le grotte vaporose di monte Kronio in primis e poi la chiesa della Badia Grande, la torre campanaria di San Michele, Il museo Mudia.
E poi lei, Viviana Rizzuto, la Presidente del Museo Diffusi dei 5 Sensi e della Cooperativa che lo gestisce, che a tu per tu con Emilio Casalini dice di voler dimostrare come i sogni si possano davvero realizzare nella realtà, che ha voluto realizzare “una comunità tra le persone e con le persone” per connettere insieme tutto quel che siamo attraverso la narrazione esperenziale della nostra identità sciacchitana, affinché in questa città, un giorno, i giovani possano rimanerci, per lavorarci e per essere felici.
Surreale? Ossia oltre la dimensione della realtà? Forse… magari… ma va bene così, anzi benissimo.
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