Il gruppo di Associazioni e il Comitato di quartiere s. Agostino che, insieme al 2° Circolo Didatticio Sant’Agostino, hanno condiviso il Prococollo d’intesa finalizzato a chiedere la realizzazione del Parcheggio Pubblico S.Agostino-Sciacca Est e il collegamento fra le vie Sant’Agostino e Carrozza, ha incontrato il Presidente del Consiglio Comunale, Ignazio Messina e i Presidenti delle Commissioni Urbanistica/Lavori Pubblici e Attività Produttive, Bivona e Bruccoleri.
I rappresentanti di Comitato di quartiere, scuola di Sant’Agostino, Confcommercio provinciale, Agrigento Extra, Museo dei 5 Sensi, Associazione Ceramisti, Consorzio Sciacca Terme e associazione Spazio Centro, hanno illustrato le caratteristiche di questo parcheggio, che potrebbe ospitare circa 120 posti auto in un’area inconta, all’ingresso est di Sciacca (da cui transitano i maggiori flussi turistici della città). Un’opera che potrebbe servire sia agli alunni della scuola Primaria e dell’Infanzia di S. Agostino, che ogni giorno si recano a scuola facendo la gincana in mezzo alle auto, sia a residenti, operatoti turistici, commercianti e artigiani del centro storico, che dista poche centinaia metri. Un’opera insomma che sarebbe utile e sfruttata 365 giorni all’anno per 24 ore su 24.
I sottoscrittori del Protocollo d’intesa hanno pertanto rappresentato al Presidente del Consiglio comunale e ai due Presidenti di Commissioni consiliari l’opinione che il necessario impegno a programmare il futuro della città non può prescindere da queste due opere pubbliche.
I presidenti di commissione Bivona e Brucculeri hanno concordato sull’utilità’ dei progetti proposti e hanno assicurato il loro parere favorevole, nonché il proprio impegno personale affinché tali opere vengano intanto, inserite nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, che l’Amministrazione Termine si accinge a trasmettere al Consiglio comunale per l’approvazione.
Tutto ciò che rappresenta una qualsiasi infrastruttura primaria, quale i parcheggi è certamente degna di essere inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, previo confronto e raffronto con l’attuale destinazione urbanistica del sito proposto.
Ciò per evitare spiacevoli sorprese per la finanziabilità della opera proposta con le misure in agenda Regionale/comunitaria