Sciacca, 22 aprile 1787
Da Alcamo fin qui, tratto senza interesse per lo studioso di mineralogia; si continua ad attraversare colline silicie. Si raggiunge la marina, dove di quando in quando sorgono rocce calcaree… Da Sciacca a Girgenti, una buona giornata di cammino. Subito dopo Sciacca, abbiamo visitato le terme: una sorgiva calda scaturisce dalla roccia con un forte odore di zolfo; l’acqua ha sapore alcalino, ma non disgustoso. Che l’esaltazione si produca nel momento della fuoriuscita? Un po’ più sopra c’èuna fontana d’acqua più fresca e inodore. Sulla vetta del colle un convento, dove sono le stufe: un vapore spesso si spanda per l’aria pulita.
Goethe, il grande e poliedrico personaggio tedesco, nel suo celebre libro Viaggio in Italia, non ha rinunciato a descrivere il nostro grande patrimonio termale.
Ed è sua la citazione che ci ricorda quanto pur con tutte le sue contraddizioni sia importante la Sicilia:
«L’Italia, senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto».
Oggi senza saperlo Goethe rappresenta un vero e proprio influencer per la nostra bella Isola.
La Sicilia e il meridione, fino all’Ottocento, erano escluse dalle tappe canoniche del viaggio in Italia. Secondo un attentissimo viaggiatore francese, Creuzé de Lesser, che ha redatto Voyage en Italie nel 1806 l’Europa finiva a Napoli, dopo era Africa.
“Addentrarsi in Sicilia ancora nel 1880, costituiva per un’impresa dove solo gli indigeni osano arrischiarsi, una terra incognita”.
Come ci ricorda Francesco Cassar: al di là degli abusati luoghi comuni l’Isola, meno battuta e storicamente meno nota in ambito europeo, è stata sempre conosciuta e descritta da viaggiatori, geografi e personaggi di grande levatura. Le testimonianze di Plinio, Diodoro, Pomponio Mela, Cicerone e Strabone testimoniano il costante interesse e amore degli antichi per l’isola più grande del Mediterraneo, anche se non furono molti viaggiatori a raggiungerla. Ieri come è oggi rappresenta ancora una meta irresistibile per il suo fascino.
Sono passati 236 anni dal passaggio del grande genio di Goethe a Sciacca. Da millenni si parla di Sciacca per le Terme, i vapori, le stufe. Un patrimonio, oggi invisibile e abbandonato, a cui non vogliamo e non possiamo rinunciare.
I componenti del Direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale reiterano da un mese la richiesta di un incontro urgente con il Sindaco e con i deputati di questo territorio, ma non hanno avuto finora riscontro.