Sono proprio qui, davanti ai nostri occhi, arrampicati come vedevamo prima solo in certi film americani: sono gli specialisti dell’edilizia acrobatica. Ormai anche da noi ce ne sono tanti.
In molti palazzi alle prese con le ristrutturazioni, la loro presenza incuriosisce parecchio e i loro movimenti sono costantemente oggetto di curiosità da parte dei residenti nelle aree circostanti.
Entrano in azione quando si ha bisogno di un professionista esperto per lavori urgenti da compiere rapidamente . Non si hanno costi di affitto del ponteggio nè tasse per l’occupazione del suolo pubblico. Non è necessario alcun permesso, che magari si fatica a ottenere in particolari zone della città. I lavori sono eseguiti in breve tempo, non c’è alcun limite di altezza e si può arrivare ovunque. Si tratta di un lavoro molto diffuso in Italia e anche tanto sicuro, sembra. Questo lavoro si basa su alcune tecniche derivate dall’alpinismo, dalla speleologia e dall’arrampicata, trasferite sul campo dell’edilizia e della manutenzione.
Personalmente, non riesco ad assistere in maniera distaccata questo genere di “esibizioni”. Mi metto nei panni delle loro mamme e delle loro mogli che li sanno sospesi nel vuoto per tante ore al giorno. Loro però, sono saldamente legati a queste loro funi e vanno su e giù per il palazzo con grande naturalezza. Sono professioni nuove, destinate a soppiantare altri sistemi oggi utilizzati. Un operaio che , contemporaneamente, sta lavorando nel palazzo accanto sulla sua “torretta” sostenuta da una grande gru elevatore, mi dice che guadagnano un sacco di soldi e che spera, quanto prima, di andare a lavorare con loro.