Il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, ha ricevuto ieri pomeriggio a palazzo di città una nutrita rappresentanza del Direttivo Comitato Civico Patrimonio Termale. Ha partecipato alla riunione anche il vice sindaco Gianluca Fisco.                                               

L’incontro era stato richiesto dal Direttivo del Comitato Civico “al fine di illustrare i contenuti del documento reso pubblico dal Comitato stesso in occasione e della ricorrenza dell’ottavo anno di chiusura delle Terme, per confrontarsi su di essi con il sindaco e per discutere della linea di azione più opportuna che l’amministrazione comunale, per conto dell’intera città, intende perseguire sulla questione termale di Sciacca”.

L’interlocuzione tra le parti, accomunate dall’identica volontà di riuscire a salvare e valorizzare il patrimonio termale di Sciacca, è stata cordiale e ricca di spunti.  Le proposte del Comitato Civico sono state ampiamente illustrate dagli interventi di Ignazio Cucchiara, Pietro Mistretta, Nino Porrello, Tony Russo, Pippo Graffeo e Giovanna Cucchiara.            

I punti essenziali: il carattere di assoluta urgenza per tentare ancora di intercettare risorse finanziarie europee (PNRR); l’esigenza di presentare al nuovo governo regionale una proposta territoriale con Sciacca capofila, che coinvolga i tutti i sindaci, i consigli comunali, i deputati regionali del territorio; pretendere che la Regione si attivi, come proprietaria, per destinare proprie risorse economiche alla riqualificazione quanto meno di quei beni immobili che, secondo il Comitato, costituiscono un nucleo strutturale non frazionabile, attorno al quale costruire una nuova e più moderna visione di città termale: stabilimento, grotte vaporose e piscine del parco; assoluta urgenza e indispensabilità che la Regione acquisisca almeno una parte del piano terra del Piccolo Albergo di San Calogero (oggi in capo alla liquidazione di Terme di Sciacca SpA), quale unica possibilità di far ritornare utilizzabili terapeuticamente le grotte vaporose del Monte Kronio; l’esigenza che la Regione dia seguito a tutte le indicazioni/attività suggerite dal Prof. Faraci nella sua relazione di disamina del termalismo siciliano.                                                                 

Nelle risposte, prima del vicesindaco e poi del sindaco, sono emerse convergenze significative da parte dell’amministrazione sul piano d’azione indicato dal Comitato Civico. Sono state inoltre fornite due notizie importanti: a livello regionale è stata espressa la volontà di istituire un tavolo di lavoro sul termalismo siciliano, per realizzare le condizioni di base di un suo salvataggio e rilancio; il sindaco ha detto di voler dare un seguito a questa virtuosa sinergia con il Comitato Civico attraverso incontri mensili di aggiornamento sulle azioni intraprese o da intraprendere e ha annunziato che a breve prenderà l’iniziativa di organizzare un incontro sulla questione termale con tutti i deputati regionali del territorio, in nome di quell’unità d’intenti che è considerata fondamentale per raggiungere i risultati sperati.

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