Riceviamo dal consigliere comunale Giuseppe Catanzaro la seguente nota sulla sua posizione politica nel consesso consiliare:

“In vista dei prossimi momenti di dibattito consiliare, mi sta a cuore, oggi, fare un po’ di chiarezza su alcuni passaggi che hanno riguardato direttamente la mia persona, in occasione della scorsa seduta consiliare e riguardanti la mia nuova collocazione in aula, nonché la nuova prospettiva dalla quale mi accingo a svolgere al meglio il mio ruolo.

Ritengo utile essere chiaro adesso per evitare narrazioni e note di colore che poco hanno a che fare con la natura delle mie scelte, e a favor di tutti coloro i quali possano in futuro immaginare di strumentalizzare qualsiasi mia presa di posizione, ad esclusivo loro vantaggio. Ma andiamo con ordine.

Pochi giorni fa ho formalizzato la scelta di lasciare la lista Fabio Termine Sindaco, passando all’opposizione consiliare, e più precisamente aderendo al gruppo misto.
Lasciare la Coalizione di Fabio Termine non vuol dire, per quanto mi riguarda, aver aderito alla Coalizione di Ignazio Messina.

Con il mio passaggio al gruppo misto, l’opposizione in consiglio comunale, da adesso, non corrisponde più soltanto al gruppo di consiglieri comunali che hanno appoggiato Ignazio Messina, al primo o al secondo turno delle scorse amministrative. In più, ci sono anche io.

La mia scelta di incontrare i colleghi della opposizione consiliare prima della seduta di venerdì scorso è stata narrata come l’essermi addirittura visto con il centro destra (a poche ore dal mio lasciare il centro sinistra, aggiungo io).

Definire l’opposizione consiliare “centro destra” è cosa non solo formalmente inesatta (a riguardo abbiamo ad esempio recentemente votato in aula una correzione ad una delibera dove, per errore, un dirigente comunale aveva definito l’opposizione come “centro destra”, appunto) ma soprattutto potenzialmente vantaggiosa se si vuole iniziare a disegnare la persona del consigliere Catanzaro come il più abile dei voltagabbana che, da adesso, inizierà a tramare e tessere la rete per complicare la vita al Sindaco Termine. Niente di più falso!

È mio preciso volere vivere questa esperienza consiliare nell’esclusivo interesse della città, concentrando il mio impegno nel sostenere le iniziative che alla città, dal mio punto di vista, portano vantaggio, contrastando quelle che arrecano danno. Punto.
Per fare questo intendo dialogare con il mio gruppo di riferimento, con l’opposizione consiliare, prima e durante le sedute, e con l’amministrazione comunale ogni volta che servirà per approvare cose che alla nostra città servono.

Tutto il resto, tutto quello che orbita attorno, giochi e giochetti sotto banco, narrazioni costruire ad arte, non rientrano nei miei interessi, tanto meno devono rientrare nei giudizi riguardanti le mie scelte e le mie azioni”.

“Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato”
Pier Paolo Pasolini.

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