Nelle ultime settimane è in atto una sorta di vera e propria campagna promozionale da parte della dirigenza di ASP Agrigento, con comunicati stampa su comunicati che ogni giorno annunziano nuove dotazioni strumentali, nuovi servizi ospedalieri e territoriali e arrivi di nuovi dirigenti medici nell’ambito dei diversi presidi gestiti dall’ASP.

Evidentemente il commissario straordinario dr. Mario Zappia, in scadenza di mandato a giugno, vuol recuperare il terreno perduto in precedenza e tentare di lasciare un miglior ricordo di sé.

Tutt’è bbonu e binirittu si dice dalle nostre parti, quando tutto ciò migliora davvero il livello di assistenza sanitaria sul nostro territorio.

La più recente notizia riguarda L’Unità di Terapia intensiva del presidio ospedaliero di Sciacca, che ha effettuato un particolare intervento salva vita grazie ad un nuovo macchinario ottenuto in dotazione.

Ce lo dice uno dei tanti comunicati stampa emessi dall’ASP di Agrigento:

Intervento salvavita al “Giovanni Paolo II” di Sciacca. Paziente salvo grazie anche all’innovativa metodica “CytoSorb” per la purificazione del sangue praticata nel reparto di terapia intensiva

Paziente con addome acuto da perforazione intestinale associato a peritonite e shock settico salvo all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca grazie ad un tempestivo intervento chirurgico e all’uso della nuova strumentazione “CytoSorb” per il trattamento della sepsi. La recente dotazione del macchinario e del kit per emoperfusione presso l’Unità di terapia intensiva del nosocomio saccense, voluta dalla Direzione strategica dell’ASP di Agrigento, ha permesso di eseguire nel post chirurgico la purificazione del sangue dell’uomo anticipando il ripristino del severo quadro clinico e riportando in tempi brevi i valori emodinamici e di laboratorio alla quasi normalità. La nuova metodica, utilizzata per la prima volta in terapia intensiva a Sciacca, è stata preceduta dal provvidenziale intervento chirurgico eseguito dall’equipe dell’UOC di chirurgia generale, diretta dal professor Carmelo Sciumé, condotto dal dottor Giuseppe Scarpa e dall’equipe di anestesia guidata dalla dottoressa Marciante dell’UOC di rianimazione e terapia intensiva diretta dal dottor FrancescoPetrusa, responsabile del complesso operatorio del presidio ospedaliero di Sciacca. Per il gravissimo stato clinico e la severa compromissione dell’equilibrio emodinamico e della funzionalità renale, tali da pregiudicare le funzioni vitali, il paziente dopo l’atto chirurgico è stato ricoverato, in coma farmacologico ed in ventilazione meccanica controllata, presso il reparto di terapia intensiva. Immediatamente sono stati applicati i protocolli terapeutici e farmacologici convenzionali e, quindi, il trattamento di emoperfusione extracorporea “CytoSorb”, eseguito dal coordinatore dell’UOC di terapia intensiva, il dottor Marco Li Gioi, in collaborazione con il dottor Carmelo Urso, responsabile dell’equipe medica dell’Unità. Le cure hanno permesso al paziente di superare le criticità. Adesso si trova ricoverato nel reparto di degenza comune dell’UOC di Chirurgia Generale dove sveglio, orientato, in respiro spontaneo e con un quadro clinico stabile, sta proseguendo il decorso post operatorio.

Fin qui il comunicato, il cui contenuto è stato peraltro verificato e confermato.

In fase di verifica ne abbiamo tuttavia approfittato per chiedere lumi sull’attivazione della terapia contro il dolore severo, con la costosissima e innovativa strumentazione della Scrambler Terapy, che giace da tempo del tutto inutilizzata nella stessa Unità di terapia intensiva di Sciacca, per mancanza di personale medico che consenta di metterla in funzione.

Su questa mancata attivazione che si protrae da oltre un anno, attivazione che era stata anch’essa preceduta da un compiaciuto annuncio stampa da parte della dirigenza ASP per il nuovo modernissimo macchinario, la stessa ASP non ha mai voluto rispondere alle richieste di notizie del nostro giornale e del Tribunale per i diritti del malato.

Questa volta invece da Sciacca ci è arrivato un riscontro, essendoci stato assicurato che L’AMBULATORIO ANTALGICO con la Scrambler Terapy dovrebbe entrare in funzione presto, non appena saranno destinati ai presidi ospedalieri di Sciacca e Ribera alcuni dei 10 dirigente medici rianimatori che hanno vinto il concorso oppure degli altri 16 risultati idonei.

Per l’occasione ci è stato anche riferito che presso l’Unita’ di Terapia Intensiva di Sciacca è invece stato attivato L’AMBULATORIO di VASCULAR TEAM, due volte la settimana, per i malati oncologici, che così non sono più costretti ad andare fuori Sciacca.

Sull’argomento Sanità e ASP agrigentina è anche intervenuto il capo gruppo parlamentare del PD all’ARS, on.le Michele Caranzaro, che con una propria nota ha sostenuto quanto segue:

“A due settimane dall’incontro con l’Assessore Giovanna Volo e con il Commissario Asp Mario Zappia, non ci sono ancora atti concreti rispetto agli impegni assunti per superare alcune situazioni di criticità nei servizi sanitari della provincia di Agrigento”.

Catanzaro fa riferimento al recente incontro presso l’Assessorato Regionale alla Salute, durante il quale lo stesso esponente del PD aveva chiesto interventi immediati per potenziare le risorse umane nei presidi ospedalieri di Sciacca e Canicattì e nei servizi ambulatoriali dei piccoli centri, ma anche di indire i concorsi per attivare le Unità Operative di Neurologia d’Urgenza a Sciacca e Canicattì e di conseguenza aprire poi le Stroke Unit salvavita che si occupano delle problematiche relative all’ictus in fase acuta.


“In quella occasione c’è stato un preciso impegno dell’Assessore Volo e dell’Asp provinciale – dice Catanzaro – ma ad oggi non risultano atti ufficiali che vanno in questa direzione. Ho richiamato l’attenzione dell’Assessore Volo sulla necessità di mantenere gli impegni assunti e dare risposte alle legittime istanze del territorio. Purtroppo ci sono segnali di una gestione della sanità siciliana in linea con il passato governo, occorre una decisa inversione di tendenza per chiudere le falle di un sistema che funziona malissimo”.

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