Si apre un possibile spiraglio per trovare le risorse finanziarie necessarie a riqualificare e far uscire dall’oblio il patrimonio immobiliare delle Terme di Sciacca.
Nell’assordante silenzio che circonda ormai da mesi la questione termale si innalza infatti la voce del Comitato Civico Patrimonio Termale, portatrice di una novità che potrebbe rivelarsi di grande importanza per la nostra città.
La novità in questione proviene da Cassa Depositi e Prestiti e riguarda il fronte degli investimenti immobiliari di CDP, ragion per cui se alla Regione siciliana ci sapessero fare potrebbe trattarsi della volta buona per reperire quelle risorse finanziarie che sono necessarie a riqualificare in tutto o in parte igli immobili e gli impianti delle Terme di Sciacca, per poi ricollocarli sul mercato dei più qualificati gestori di complessi turistico-termali.
Il Direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale dà infatti notizia che “è stato presentato il nuovo piano strategico di CDP Real Asset Sgr, da raggiungere in tre anni, che prevede oltre 5 miliardi di euro di masse gestite per investimenti complessivi immobiliari generati sul territorio pari a 10 miliardi: si punta sul social housing, sulla riqualificazione del patrimonio pubblico dismesso, sul supporto al settore turistico e sulla crescita del mercato infrastrutturale italiano”. .
In particolare, per il settore turistico, l’obiettivo è riqualificare le strutture ricettive e a sostenere la crescita dei gestori. E’ stato creato il Fondo Nazionale del Turismo, in cui Cdp è co-investitore con il Ministero del Turismo, e che ha un programma di investimenti di oltre 1 miliardo di euro in circa 40 strutture.
Il complesso termale di Sciacca, in tutto o in parte, potrebbe essere una di queste 40 strutture che beneficeranno del ruolo e della mission che CDP svolge a supporto degli enti locali e delle pubbliche amministrazioni, per la valorizzazione del patrimonio immobiliare del settore pubblico, per liberare risorse per investimenti e per l’utilizzo utile a favore della comunità di aree spesso abbandonate da tanto tempo.
Come si ricorderà una proposta progettuale per il recupero dell’intero patrimonio immobiliare delle Terme di Sciacca, di proprietà della Regione, è già a mani della Cassa Depositi e Prestiti, che lo aveva vagliato ed esaminato nell’ambito della scelta dei progetti in ambito turistico da ammettersi alle risorse del PNRR gestite da CDP.
La proposta riguardante le nostre Terme non era risultata alla fine tra quelle prescelte, pur avendone tutti i requisiti tecnici, si ritiene perché troppo impegnativa sul piano finanziario a fronte di quei 150 milioni di euro resi disponibili come PNRR per il turismo e da distribuirsi tra più beneficiari.
Si è sempre detto sottovoce, in questi mesi, che le interlocuzioni con CDP sul progetto termale di Sciacca non si sono mai del tutto interrotte, in attesa di nuove possibilità operative e di nuovi finanziamenti gestibili da CDP. Sicuramente, comunque, la nuova dotazione del Fondo Turismo apre prospettive assai interessanti per la nostra città di Sciacca e le sue Terme perdute, se del caso anche portando avanti un’idea progettuale di investimento relativa a un numero più limitato di immobili termali, come recentemente il nostro Comitato Civico Patrimonio Termale ha prospettato.
Tutto come sempre dipende dalla Regione siciliana e dalla spinta che potrà partire dal territorio di Sciacca per indurre la giunta Schifani, se ce ne fosse bisogno, a muoversi efficacemente su questo nuovo fronte.
Nel suo comunicato stampa il Comitato Civico preavvisa che chiederà formalmente alla giunta di governo regionale, e in particolare all’Assessore regionale all’Economia, cosa intende fare delle Terme di Sciacca, in particolare alla luce di questa nuova e ulteriore dotazione del Fondo Nazionale Turismo concesso in gestione alla CDP.
CDP Real Asset ha infine reso noto che entro il 2025 completerà il programma di acquisizione, riqualificazione e avvio della gestione alberghiera per almeno 12 asset, riferiti al Fondo Turismo 1 del 2019 2: tra questi ci sono le Terme Berzieri di Salsomaggiore, un progetto di riqualifica con il partner industriale QC Terme che partirà a maggio e il cantiere durerà 2 anni con l’obiettivo che tornino ad essere operative nel 2025.