L’ho incontrata ieri pomeriggio, davanti al Museo del Carnevale. Lei si stava preparando per partecipare alla sfilata del primo giorno di Carnevale. Mi conosce a mi parla della sua passione . Tre soggetti fanno parte di questo gruppetto che tra poco si inoltrerà tra la folla . La bambina rappresenta uno scrigno di bellezze del nostro mare.
Ingombrante il suo cofanetto da cui escono perle e conchiglie unite a simboli del mare. Lei sorride sempre e si apre alla richiesta di foto da parte di tanti curiosi.
Il secondo “pezzo ” di queste creazioni è un omaggio a Sciacca e alle bellezze e prodotti della Sicilia. Anche questa abbastanza impegnativa come peso e dimensioni.
Mi colpiscono i particolari. La minuziosità e la ricchezza della decorazione, fatta di nastri colorati, di pippiolini di lana e pon pon. Che pazienza per realizzarli!
Adesso anche Dora indossa il suo costume che omaggia la Sicilia con un enorme cespuglio di fichidindia che lei , gracilina come è, si carica addosso come niente fosse. Ma lei è felice. Ha una grande esperienza nella realizzazione di costumi di questo tipo. Ha partecipato anche al Carnevale di Misterbianco con le sue creazioni. Un tempo, le maschere singole erano una ricchezza di questa festa. Costituivano un vero fiore all’occhiello del Carnevale. C’era un concorso a premi a loro dedicato. Chi ha la mia età se lo ricorda. Di persone come lei si alimenta la festa.
Ma a Dora non importa ricevere un premio. Lei ha creato. Lei si infila tra la gente e fa il suo Carnevale. Per far questo ha lavorato settimane e settimane. E’ arrivato il suo momento.