Ieri mi è stato amichevolmente contestato l’uso del termine INAUDITO nel titolo dell’articolo sul mancato inserimento di Sciacca nel programma delle Orestiadi di Gibellina. Ma non finisce lì, perché ServireSciacca è stato anche assimilato dal mio interlocutore a certa stampa che “semina odio sociale”.
Vorrei solo tranquillizzare la mia controparte dicendo che nel vocabolario italiano l’espressione “è inaudito” viene definita come “esclamazione di stupore e riprovazione”, ossia esattamente il sentiment che intendevo esprimere con l’articolo in questione, dopo aver preso atto che la nostra città, contrariamente alle attese, non era stata alla fine inserita nel cartellone delle manifestazioni in programma per le Orestiadi di Gibellina 2023.
Stupore perché su questa cosa ci “si lavorava” da quasi un anno, il sindaco Fabio Termine si era recato in visita a Gibellina e il presidente della Fondazione Orestiadi, Calogero Pumilia era venuto a Sciacca per almeno due volte a questo scopo, oltre a tutte le numerose interlocuzioni telefoniche in argomento.
Riprovazione, invece, legittimata dal fatto che la nostra città ha perso l’occasione di inserirsi a pieno titolo in una manifestazione culturale e turistica molto conosciuta e di qualità, di notevole richiamo e di sicuro prestigio.
Alla fine è accaduto invece che la Fondazione Orestiadi di Gibellina non ha ricevuto le risposte e gli impegni che aveva chiesto al Comune di fornire e di assumersi e, di conseguenza, ha deciso di rendere pubblico il seguente programma della manifestazione, nel quale come appare evidente non figura in alcun modo la città di Sciacca come sede di eventi targati Orestiadi:
https://www.fondazioneorestiadi.it/orestiadi2023/
La richiesta della Fondazione era che Sciacca ospitasse un evento teatrale, un evento musicale e tre (oppure due) eventi di esposizione museale. Il costo complessivo a carico del Comune sarebbe stato al disotto dei 15 mila euro, al lordo del ricavato per lo sbigliettamento dei due eventi, quello teatrale e quello musicale.
INAUDITO, ADDIO ORESTIADI A SCIACCA
DiNINO PORRELLO GIU 25, 2023
Inaudito. Sciacca perde la possibilità di entrare nel circuito delle Orestiadi di Gibellina, un Festival artistico e culturale nato quarantadue anni fa e tra i più rinomati in Sicilia.
Stento financo a crederci, mentre scrivo questo articolo dopo aver appreso della presentazione ufficiale del cartellone 2023 dell’evento, annualmente prodotto dalla Fondazione presieduta da Calogero Pumilia, sindaco di Caltabellotta e già parlamentare nazionale.
È ufficiale. Nella quarantaduesima edizione del Festival diretto da Alfio Scuderi, realizzato dalla Fondazione Orestiadi con il sostegno istituzionale dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana e il progetto speciale al Cretto di Burri grazie all’Assessorato ai Beni Culturali e dell’identità siciliana della Regione Sicilia, non ci saranno gli spettacoli e le esposizioni museali che avrebbero dovuto svolgersi a Sciacca.
Avrebbero…
Tutto aveva avuto inizio la scorsa estate quando, grazie ad una convenzione stipulata tra la Fondazione Orestiadi e l’Associazione Culturale Salvatore Cantone di Sciacca, uno spettacolo teatrale del cartellone Orestiadi 2022 era stato realizzato a Sciacca grazie anche all’impegno personale profuso in questa direzione dall’attore Alfonso Veneroso, nostro concittadino: lo spettacolo, svoltosi con grande successo nell’atrio inferiore del Comune era il seguente:
Nel corso di una conferenza stampa organizzata ad agosto 2022 su iniziativa di Pippo Cattano per l’Associazione Culturale Cantone, il testimone era stato passato al Comune di Sciacca e per esso all’assessore Salvatore Mannino, affinché nell’estate 2023 potesse realizzarsi il progetto, già delineato nella convenzione, di ospitare a Sciacca diversi eventi delle Orestiadi di Gibellina, a condizione che nei mesi a seguire il Comune di Sciacca si organizzasse al meglio per concretizzare le condizioni di ospitalità.
Nei mesi scorsi ci risultano diverse interlocuzioni (compreso un viaggio a Gibellina del sindaco) e tentativi di interlocuzione, tra il presidente della Fondazione Orestiadi, Calogero Pumilia, molto determinato nella volontà di inserire Sciacca nel circuito Orestiadi, e il sindaco Fabio Termine e l’assessore Mannino dall’altro, con Pippo Cattano a fare da cerniera di collegamento.
L’idea progettuale era quella di inserire a Sciacca due spettacoli teatrali e alcune esposizioni museali. I problemi sono stati, a quanto ci risulta, quello logistico dei luoghi di svolgimento e quello economico delle risorse finanziarie, non avendo ancora il Comune di Sciacca un bilancio approvato.
Evidentemente i nostri amministratori non sono riusciti a superare questi problemi e Calogero Pumilia, molto deluso per il venir meno della possibilità di inserire Sciacca nel circuito Orestiadi, ha dovuto presentato il programma Orestiadi 2023 senza la variante di Sciacca.
Questa vicenda porta inevitabilmente a pensare che le buone intenzioni manifestate l’anno scorso, con riferimento a un’Estate Saccense 2023 molto ben programmata e ricca di eventi artistici di grande qualità, siano tristemente tramontate almeno per quanto riguarda il gemellaggio con le Orestiadi di Gibellina, e nonostante si trattasse di una possibilità alllettante servita su un piatto d’argento.