L’articolo di Flavia Verde del 29 giugno sulla “spiaggia fantasma” ha avuto un bel numero di lettori (3.650 visualizzazioni) e chissà che non vada cercata tra di essi l’ignota manina del “giustiziere” o della “giustiziera” che con molta audacia e altrettanto ironica fantasia ha deciso di rendere non più visibile quell’immondo e ormai quasi ventennale divieto di balneazione che, annualmente a maggio, puntuale come un compleanno, ricompare sulla spiaggia del Lido Salus per “ordinare” a residenti e turisti di non fare il bagno in quel tratto di mare, perché sarebbe inquinato, mentre dieci metri più in là sulla destra (Tonnara) e sulla sinistra (Stazzone) l’acqua ritornerebbe pulita per chissà quale magia.
Il nostro ignoto giustiziere avrà quindi voluto lavare l’onta che affligge cronicamente la più bella spiaggia cittadina di Sciacca, dove la gente continua tranquillamente a fare il bagno perché in realtà l’acqua inquinata non lo è.
Forse lo era davvero quel giorno di quasi venti anni addietro allorquando così risulto’ dalle analisi di routine effettuate.
Da allora nessuna amministrazione comunale è riuscita a chiedere ed ottenere una ripetizione delle analisi batteriologiche da parte degli organi competenti.
L’ignoto/a giustiziere/a ha cercato di rendere non visibile il testo dell’ordinanza che vieta la balneazione disegnandoci sopra con della vernice un pupo, e vogliamo pensare che l’autore abbia pensato a un pupo di Carnevale, perché quel divieto sa proprio tanto di carnevale.
Per la prossima stagione si preannuncia tuttavia una novità ed è l’impegno assunto dall’assessore Francesco Dimino di inviare a chi di dovere la tanto agognata richiesta di riesame delle acque marine di quel pezzo di mare del Lido Salus, non appena il nuovo tratto di rete fognaria che percorre la via al Lido sarà allacciata al depuratore e ci sarà così un ulteriore fatto nuovo che giustifichi la richiesta.
RITORNA IL TRAGICOMICO DIVIETO DI BALNEAZIONE DEL LIDO SALUS
DiNINO PORRELLO. – MAG 8, 2022
Puntuale come le rondini è ritornato il divieto. Un anno fa avevo commentato come la vicenda avesse dell’incredibile, adesso non so più francamente quale aggettivo utilizzare… Quasi quasi ripiego su… tragicomica.
La vicenda è quella del perdurante divieto di balneazione nel mare del Lido Salus e gli attori che la interpretano con rara efficacia, ahimè non me ne vogliano, sono gli amministratori e gli uffici comunali. Ma prima di loro c’erano stati,per la verità, altri interpreti ugualmente efficaci e temo che il prossimo anno altri ancora potranno interpretare lo stesso ruolo sul palcoscenico di questa interminabile commedia tragicomica in scena da oltre 15 anni.
In settimana è stato reso pubblico l’annuale decreto dell’Assessorato regionale alla Salute, Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, che stabilisce i tratti di mare non adibiti a balneazione a causa di inquinamento: quelli riguardanti Sciacca sono il lido Salus (554 m), il vallone Cansalamone (280 m), la foce di Mezzo torrente Ganetici (8200 m). Tra le aree non adibite alla balneazione perchè nelle vicinanze delle aree portuali c’è inoltre quella del porto (870 m). Infine come area non adibita alla balneazione in seguito ad ordinanze per motivi di sicurezza, c’è a Sciacca Rocca Regina sotto promontorio Terme (550 m).
Ma ritorniamo al mare del Lido Salus, la spiaggia più vicina alla città. Il divieto di balneazione risale come detto ad oltre 15 anni addietro. La normativa prevede che i tratti di mare e di costa già vietati alla balneazione per inquinamento, possono essere soppressi o rideterminati, per la successiva stagione balneare, solo a seguito di acquisizione di idonea documentazione, da parte dei Sindaci dei Comuni interessati, attestante l’avvenuta messa in atto delle misure di risanamento dell’area interessata, attraverso l’effettuazione di ulteriori campionamenti di acqua di mare, così come previsto dall’articolo 2 del Decreto Interministeriale del 30 marzo 2010. In questo tratto di mare ben tre amministrazioni, che si sono susseguite, non sono riuscite a far eseguire analisi aggiornate sulle acque del mare del Lido Salus e così quei 550 metri di mare rimangono ufficialmente inquinati e vi è vietata la balneazione, mentre non lo sono il mare situato immediatamente a sinistra (lo Stazzone) e a destra ( la Tonnara), questo solo per far capire l’assurdità della cosa. Ovviamente il Lido Salus continua ad essere una delle spiagge più frequentate, nonostante il cartelli di divieto di balneazione collocato ogni anno dal Comune così come normativa impone, nessuno lo rispetta e nessun amministratore è riuscito a far rianalizzare le acque di quel tratto di mare, per manifesta incapacità o in alternativa per assoluto menefreghismo.
Così vanno le cose a Sciacca, città dei 5 sensi che vorrebbe diventare anche una vera città turistica. Peccato solo che quando a qualche turista capiti di vedere quel cartello, ci facciamo tutti una gran figura di mmerda…
Abbiamo comunque chiesto al sindaco Francesca Valenti e all’assessore Sino Caracappa, che del problema erano stati più volte direttamente interessati, cosa ne pensino del fatto che il mare del Lido Salus è rimasto anche quest’anno ufficialmente inquinato. Ecco cosa ci hanno detto:
Il sindaco Francesca Valenti: “Finalmente, i lavori già affidati per la realizzazione del secondo modulo del depuratore e per il completamento della rete fognaria consentiranno il recupero alla balneazione di tutti i lidi. Inoltre, con la consegna del PUDM, in fase di redazione e che era strettamente legato all’approvazione del PRG, Sciacca potrà avere la bandiera blu.”
Così invece l’assessore al turismo Sino Caracappa:
“Il completamento dei lavori del secondo modulo del Parf che prevede la realizzazione delle conduttore fognarie di via Lido e contrada Foggia sciogliera’ tutti i nodi sullo scarico di reflui a mare, rendendo balneabile tutto il litorale . Finalmente Sciacca tornerà a potere fruire della sua spiaggia storica, alla quale andrà dedicata una particolare attenzione nella cura dei luoghi di accesso”.
Da anni come Comitato di Quartiere Perriera, allora anche di Via Lido, abbiamo chiesto abbiamo chiesto che si affettuassero i dovuti controlli circa la possibilità di togliere tale divieto. Promesse sì, fatti no.
Mi scuso per la ripetizione
Nel frattempo , in questi 20 anni di divieto i proprietari delle abitazioni attigue al lido hanno fatto di tutto per chiudere o rendere impraticabili gli accessi alla spiaggia……ogni anno è sempre più difficile….sulla ex ferrovia c’è di tutto : giardini, parcheggi ….a volte sogno se per assurdo partisse un treno da Menfi…..
Amministrazione attuale e passata inconcludente ed indetta dove si denota chiarissimaente lo scarso interesse ed amore per la nostra città