Oggi è la Via Garibaldi. Un tempo, si chiamava Mastranza.

Vi erano ubicate molte botteghe dei “mastri”, come venivano chiamati gli artigiani di una volta: sarti, soprattutto, ma anche barbieri, profumieri, modiste. Artigiani con la A maiuscola, persone che avevano fatto della loro professione un vero marchio riconoscibile non da un logo come si fa oggi, ma da un’attività portata avanti con serietà e professionalità per una vita intera.

Una stradina che si affaccia sulla Piazza Scandaliato e che guarda al mare. Un ‘arteria piccola ma nevralgica della città, centro pulsante di attività, ricca di negozi che richiamavano, nel nostro centro storico non solo i residenti, ma anche tanti dei centri vicini, in cerca di un prodotto di qualità. La piazzetta Amato metteva in contatto la mastranza con Via Cappellino e Vicolo Ficani.

Noi ragazze, ad esempio, facevamo la fila per entrare nel negozio di abbigliamento della signora Segreto “A’ Sireta”( solita deformazione alla sciacchitana del cognome della signora). Vi trovavamo stoffe per farci cucire un capo elegante, ma anche vestiti e quanto altro poteva servirci per essere alla moda. Mitiche le sue commesse, specialmente Maria.

Altro punto di riferimento era il negozio della “Cavalera”, una signora molto distinta, alla Coco Chanel, che aveva anche lei un negozio di articoli di biancheria intima , quasi di fronte al negozio della Segreto. Un caratterino, anche lei come la Segreto . Guai a fare una osservazione sui suoi articoli! Era capace di buttarti fuori dal negozio! 

E poi c’erano i profumieri: il Comisano e Santangelo (Sapi Sapi). Due veri gentiluomini, due persone garbate e stilose. Santangelo in particolare, era così elegante e distinto da mettere in soggezione i clienti che in quella profumeria, appena entrati, avvertivano un meraviglioso profumo di lavanda e venivano accolti come persone di grande riguardo. A metà tra via Montenapoleone e Corso Buenos Aires de noantri, la mastranza degli anni 60 che io mi ricordo ereditava le antiche attività che facevano la peculiarità della Sciacca antica, quella caratteristica della divisione in quartieri che era anche divisione di attività : a nord San Michele, quartiere di agricoltori e pastori; centro storico, mastranza, quartiere di artigiani e commercianti; Marina, quartieri di marinai e attività legate alla pesca. 

Ho cercato invano qualche foto dell’epoca della mastranza di Sciacca. Ripeto, invano. Sarebbe stato bello unire ai ricordi anche le immagini. Se qualcuno che ha la pazienza di leggere questo articolo ne avesse, può contattarmi

Ringrazio Giovanni Tagliavia per avere accolto il mio appello. Mi ha mandato delle preziose foto. Queste due che vedete sotto riguardano lo stemma antico del primo Palazzo di città che si trovava alla Mastranza, luogo che in seguito ospitò anche la Pretura di Sciacca. Il Crocifisso si trova all’angolo tra Via Licata e la Via Garibaldi.

3 pensiero su “LA “MASTRANZA” DI SCIACCA”
  1. Meravigliosa era la mia 5th Avenue di NY adesso l.ricordo il primo vestito dalla sig Segreto e poi entrare di fronte dalla sig Cavalera,una bassa donna con un orgoglio personale mi ha venduto la prima sottana di benberg nera ,col corpetto di merletto che lei la presentava come
    l’indimenticabile piu’ inportante per una donna
    Ancora adesso penso che aveva ragione Dolce e Gabbana ne hanno fatto il vestito nero piu’ elegante sex che esiste(forse ricordando la loro nonna)

  2. Ho lavorato presso il negozio di barbiere in questa via conosciuta come “a Mastranza” solo da grande quando sono ritornato a Sciacca dopo il terremoto del ’68 ho saputo che si chiamava via Garibaldi

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