Ieri l’assessore ai lavori pubblici e vice sindaco Gianluca Fisco ha dato notizia tramite social che il governo regionale e l’Assessore Aricò hanno rispettato l’impegno che si erano presi, disponendo un finanziamento di 1 milione di euro per poter far ripartire i lavori nella zona portuale di Sciacca: banchina di riva nord, piazzali retrostanti e opere di alaggio.
Questo intervento finanziario, secondo l’assessore Fisco, potrebbe far completare i lavori entro la prossima estate 2024.
In base alle nostre fonti informative la questione dei lavori sulla banchina di riva nord non è invece così semplice e lineare, anzi potrebbe esserci il rischio di una complicazione e non di poco conto.
Il finanziamento integrativo cui fa riferimento l’assessore Fisco è il risultato di un perizia di variante e suppletiva presentata nei giorni scorsi dalla direzione dei lavori (Provveditorato Regionale Opere Pubbliche Sicilia e Calabria) all’assessorato regionale infrastrutture e trasporti, perizia in aumento dei 6/5(quinti) senza modifica di fatturazione contrattuale.
In pratica la somma necessaria all’esecuzione dei lavori programmati è stata aumentata di 1/5 rispetto al prezzo di aggiudicazione della gara d’appalto, e questa somma in aumento per 1 milione di euro è stata reperita nell’ambito dei fondi regionali disponibili.
Il potenziale problema per la prosecuzione dei lavori (attualmente siamo a circa il 25% di stato avanzamento) riguarda la ditta esecutrice dei lavori stessi, che ha abbandonato il cantiere dall’inizio dell’anno.
Tale abbandono, sembrerebbe, non è collegato tanto all’attesa della perizia di variante, quanto piuttosto ad una non adeguata capacità della ditta stessa di eseguire questo genere di lavori di alta specialità.
Ci risulta che la direzione dei lavori abbia già valutato diverse alternative per sostenere e far far fronte a queste debolezze, per consentire il proseguimento dei lavori fino alla loro conclusione, senza peraltro pervenire ad una soluzione del problema.
La conferma di tale situazione sarebbe sia il ritardo nei tempi di esecuzione sia la qualità dei lavori finora effettuati.
Non è pertanto da escludere l’ipotesi che si possa arrivare ad una rescissione del contratto, anche perché la validità del finanziamento su base appalto scade al 31 dicembre di quest’anno.
Una eventuale rescissione del contratto allungherebbe e non di poco i tempi di realizzazione del completamento di questa banchina di Riva nord, ammesso che si riesca a trovare una soluzione al fatto che il finanziamento iniziale di circa 5 milioni di euro si a prossimo a scadere.
Le prossime settimane saranno decisive per comprendere la reale evoluzione della questione, ma le cose per il completamento di quest’opera pubblica appaiono un pochino più complicate di come sono state presentate.
Ma è possibile che tutto quello che riguarda le opere pubbliche riguardanti la nostra città sia sempre impedito da qualche cavillo? Esempi se ne potrebbero fare a iosa: il ponte della variante, le terme i più rilevanti.