Tanto tuonò che piovve…
Una delle grandi criticità della città di Sciacca, ossia gli Ospedali Riuniti (quando fa comodo che lo siano…) di Sciacca e Ribera, diventa riferimento di una interrogazione consiliare, presentata dal consigliere indipendente Giuseppe Catanzaro e dalla democristiana Carmela Santangelo, che ha tutto il sapore di un guanto di sfida al sindaco Fabio Termine sul fatto di non avere presenziato alla riunione dei sindaci svoltasi in ASP è convocata dal commissario Zappia.
Eccone il testo:
Abbiamo appreso dalle notizie di stampa che è stato notificato ai Dirigenti medici del presidio ospedaliero di Sciacca l’ennesimo ordine di servizio.
La soluzione alla grave carenza di personale medico non può essere risolta con la turnazione di medici da un ospedale ad un altro, in quanto le carenze di un presidio ospedaliero non si possono sopperire generando a sua volta carenza ad un altro presidio, sopratutto quello di Sciacca che è un DEA di primo livello.
Stupiscono le dichiarazioni fatte dal Sindaco che giustifica la sua assenza motivandola che oggetto della riunione sarebbe stato esclusivamente la comunicazione del dr. Zappia “sulla possibilità di stipulare contratti a tempo determinato con 100 medici italo-argentino”. Purtroppo i fatti smentiscono le dichiarazioni e la valutazione del Sindaco sull’importanza dell’incontro tenutosi ad Agrigento.
Il Sindaco non doveva delegare il Sindaco di Agrigento ma la presenza di un organo istituzionale a difesa del nostro presidio doveva essere necessaria.
Se il Sindaco fosse stato presente avrebbe potuto chiedere lumi in merito all’assunzione del personale italo-argentino, in particolare poteva chiedere quante unità sono destinate per il nostro presidio, quando prederanno servizio, i tempi e le modalità e sopratutto evidenziare che in un periodo estivo ulteriori ordini di servizio determinano disservizi alla collettività. La sua presenza era importante per assumere una posizione di difesa a favore del nostro ospedale. Cosa che non è accaduta. Al netto di questa assenza la conferenza dei Sindaci è tardiva. Oggi nulla sappiamo in merito a questi punti l’unica certezza che abbiamo è che all’indomani dell’incontro, dove Sciacca era assente, arriva l’ennesimo ordine di servizio.
E’ arrivato il momento che il Sindaco comprenda che la gestionedella delega sulla sanità fatta con queste modalità non è accettabile, non stiamo toccando palla, siamo fermi in balia degli eventi.
Sui temi importanti che riguardano la città di Sciacca dovrebbe iniziare a prendere maggiore consapevolezza della delicatezza del ruolo che riveste. Se avere la responsabilità di numerose deleghe assessoriali può voler dire essere assente alle riunioni importanti come quella della sanità che inizi a valutare la necessità di procedere ad una rimodulazione.
Al netto di tutto, ad oggi, il danno è fatto e qualcuno si deve adoperare per trovare soluzioni per il nostro Presidio”.