“Il Teatro nasce dal testo, dalle prove e poi dall’impatto che l’happening ha con il pubblico”. Lo ha affermato Giovanni Volpe, autore, regista attore, nato a Grotte. Grande innamorato del Teatro. E’ autore di svariate sceneggiature e di oltre venti spettacoli teatrali; ha all’attivo cinquantasei regie e dieci regie cinematografiche. Molto conosciuto a Sciacca, ha messo in scena al Circolo di Cultura, per la rassegna “Frammenti d’Arte” il suo ultimo lavoro teatrale dal titolo “In questa grande epoca. Un raggio di sole “.
Un percorso di Teatro di narrazione, di teatro fisico e corporeo con tantissima musica allo scopo scelta e adattata. Uno spettacolo di archeologia del pensiero, con al centro il Mediterraneo, i suoi suoni, le sue voci, i suoi corpi, il suo mondo classico, a partire da Pericle e fino alla celebre iscrizione di Sicilo ad Euterpe del III sec. a. C.
Tre giovani attori in mezzo al pubblico, che è stato posizionato in circolo nel Vicolo De Stefani, proprio obbedendo al desiderio del regista di creare questo happening con gli spettatori. I testi erano in parte dello stesso Volpe. Altri erano tratti da “In questa grande epoca” di Karl Krauss, da “I vizi capitali e “I nuovi vizi” di Umberto Garimberti; da “Itaca” di Kavafis; dall'”Amleto di Shakespeare; da “Tre sorelle” di Cechov e altri. Una bella dimensione teatrale che ha riscosso il consenso del numeroso pubblico presente.