L’ex sindaco di Sciacca, Lillo Craparo, come sempre impegnato nelle vesti di cittadino attivo su diverse tematiche cittadine, ci ha fatto pervenire la seguente riflessione sul porto di Sciacca, che ha scritto sotto forma di una lettera indirizzata al deputato regionale sciacchitano Michele Catanzaro, presidente del gruppo assembleare del Partito Democratici all’assemblea regionale. Pubblichiamo con molto piacere questo articolo, considerata la rilevanza per la nostra città di ogni aspetto concernente il suo porto.
Caro Presidente Michele Catanzaro,
da tempo non vengono effettuati lavori di dragaggio nel porto di Sciacca.
I pescherecci sono costretti a fare veri e propri slalom per evitare di restare bloccati all’interno del porto a causa del mancato e ritardato intervento di manutenzione ordinaria, con i fondali troppo bassi e la presenza di altro materiale ingombrante.
Come é noto, dopo i porti di Gela e Licata, anche il porto di Sciacca è stato inserito all’interno dell’Autorita’ di Sistema Portuale del Mare Sicilia Occidentale, grazie ad un emendamento presentato alla fine della precedente legislatura dal nostro concittadino senatore Rino Marinello.
Tale inserimento dovrebbe costituire un rilevante vantaggio per il nostro porto, al quale viene così di fatto riconosciuta una importanza più elevata e una maggiore possibilità di accesso a risorse finanziarie gestite direttamente dall’Autorita’ di Sistema Portuale.
La cosa piuttosto strana è tuttavia che, da quel momento, non è ancora avvenuta una formale presa in carico del nostro porto da parte di questa Autorità’ presieduta da Pasqualino Monti.
Occorrerebbe quindi verificare quando e con quali modalità ciò debba avvenire, sollecitandone il compimento, e chiedere contestualmente al Responsabile dell’Autorita’ di Sistema Portuale di indire apposita conferenza di servizio, aperta al Sindaco di Sciacca, ai rappresentanti dei pescatori, alle cooperative che dal secolo scorso svolgono attività di rappresentanza, supporto e assistenza alla categoria dei pescatori, per affrontare con la dovuta urgenza il potenziamento del porto che, oltre che peschereccio, dovrebbe diventare anche porto industriale e turistico, mettendololo in condizioni di potere ospitare al proprio interno anche i grandi Yachts di Vip e Personaggi noti e importanti, che sono e saranno ospiti del Resort Rocco Forte e del non lontano Adler.
I problemi più immediati al momento, su cui intervenire, sono due: il dragaggio del fondale e la banchina nord a fianco della chiesa San Pietro, che evidenzia gravi problemi strutturali ed è stata anche transennata.
È evidente come a questo punto, per crescere, il porto di Sciacca abbia bisogno dell’attivio coinvolgimento dell’Autorita’ di Sistema Portuale, che ancora a Sciacca non si è ufficialmente vista, per predisporre le progettualità necessarie a ottenere i finanziamenti dall’UE, dallo Stato e dalla Regione, per una nuova mission e ruolo del nostro porto nel Mediterraneo.
Se ciò si verificherà, Sciacca potrà sostituirsi anche a Siracusa,come tappa delle crociere che diverse compagnie organizzano nel cosiddetto Mare Nostrum, dando la possibilità ai turisti, per la posizione baricentrica del porto di Sciacca, di visitare la Valle dei Templi, le grotte vaporose del Kronio in attesa della riapertura delle Terme, e il celebre Parco di Selinunte.
Chiedo a te, quale deputato di Sciacca e capogruppo del PD all’Ars, ancorché collocato all’ opposizione, di avviare questo primo importante step, con l’impegno di coinvolgere, subito dopo ferragosto, la deputazione agrigentina all’Ars e i parlamentari, nominati/eletti alla Camera e al Senato, in uno ai parlamentari europei, eletti nel collegio Sicilia/Sardegna.Ci spero io e ci sperano i tanti cittadini,che andando in giro per quartieri, compresa la zona portuale, mi hanno informato sulle anomalie dianzi descritte, chiedendomi di prenderle a cuore
LILLO CRAPARO