La devozione del popolo di Sciacca nei confronti della Madonna del Soccorso è grande. Noi la amiamo. Per quel suo sguardo di madre-bambina, per quella dolcezza del viso, così seria e triste, ma rassicurante nella sua regalità, nella sua altera bellezza. La amiamo perchè non ci chiede nessuna ricompensa per il suo amore di madre, così disinteressato e altruista, nonostante la nostra distrazione, la nostra indifferenza. Non ci chiede mai:” Dove sei stato tutto questo tempo?” ” Perchè mi cerchi solo quando hai bisogno?”. Come ogni madre, ci accoglie sempre a braccia aperte, pronta a perdonare, a dimenticare le offese, ad amare incondizionatamente. Perchè è madre. E come potrebbe essere madre senza un bambino in braccio? Quel bambino siamo tutti noi. Lei ci tiene in braccio, sempre forte. Ci sostiene nei momenti più bui della nostra vita. E noi la invochiamo, nei momenti di più grande preoccupazione e angoscia. Sappiamo che Lei c’è.
Tutte le madri di Sciacca le chiederanno solo una cosa: “Proteggi i miei figli !” “Salute e lavoro”. “Aiutaci!” Quel primordiale bisogno di credere che Lei ci ascolti, che possa esaudire le nostre preghiere, si materializzerà nei baci lanciati da lontano, ma anche nel concreto toccare il suo manto, le sue mani, qualsiasi parte del suo simulacro di marmo candido, come a volerle rinnovare il nostro amore di sempre. Finchè ci saremo, questo nostro tributo non le mancherà, mai.