Conclusione inattesa ieri sera della seduta consiliare.
Terminate le “comunicazioni” iniziali e approvato il verbale seduta precedente, ci si accingeva ad iniziare a trattare i punti all’ordine del giorno.
Si è alzato il consigliere Fabio Leonte, della coalizione che appoggia l’amministrazione, chiedendo che venisse anticipata la trattazione del punto 4, ossia “L’ADESIONE AL CONSORZIO CEV. SERVIZIO DI GESTIONE DELLE PROCEDURE DI APPROVVIGIONAMENTO”.
A questo punto dai banchi dell’opposizione il consigliere Filippo Bellanca ha chiesto alla presidenza una sospensione di 5 minuti “per poter valutare la richiesta di prelievo”, sospensione ovviamente concessa.
In realtà era solo un modo per consentire alla maggior parte dei consiglieri di opposizione di abbandonare l’aula.
Quando il segretario generale ha richiamato l’appello per l’opposizione erano infatti presenti solo Bruccoleri e Grassadonio, oltre al presidente Messina, ed essendo venuto a mancare il numero legale la seduta consiliare è finita, aggiornata al giorno successivo (oggi per chi legge).
Proviamo a capirci qualcosa.
Premettiamo che il clima politico tra la coalizione Termine e l’opposizione è assai rovente, tra l’altro ulteriormente surriscaldato da un intempestivo comunicato emesso dal Partito Democratico, dai toni considerati irricevibili, dal quale lo stesso Fabio Leonte aveva preso le distanze nel corso delle “comunicazioni”.
Poiché ieri sera girava voce che i consiglieri di opposizione si sarebbero allontanati dall’aula per non votare il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2022, in modo di farlo approvare dal commissario straordinario ad hoc nominato dalla Regione, Fabio Leonte ha tentato con la sua richiesta di prelievo del punto 4 di far sì che si riuscisse a trattare prima il punto dell’adesione al Consorzio CEV, in considerazione della sua particolare importanza. In base a una nuova normativa il Comune di Sciacca, non essendo un capoluogo di provincia, non può fare più da da sé come stazione appaltante per le gare di lavori pubblici finanziati con fondi PNRR: deve farlo con altre modalità stabilite dalla stessa normativa, e l’adesione al Consorzio CEV è appunto una di queste.
Quindi, al momento, il Comune non può appaltare alcun lavoro finanziato con i fondi PNRR.
Il tentativo del consigliere Leonte non ha sortito l’effetto sperato, perché la maggior parte dei consiglieri di opposizione hanno ugualmente deciso di lasciare l’aula durante la sospensione chiesta da Bellanca.
Oggi si saprà se questo atteggiamento dell’opposizione viene confermato o se prevarrà il buon senso della buona politica.