Ma come siamo messi a Sciacca con il PNRR?
In questi giorni a casa nostra la tematica delle opere pubbliche cittadine finanziate con le risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza è stato per così dire di attualità indotta, perché nelle diatribe che caratterizzano lo scenario politico cittadino è diventata di prepotente attualità l’urgenza di deliberare l’adesione della nostra città a una centrale unica di committenza (C.E.V.) come condizione necessaria per poter bandire le gare di appalto dei lavori relativi ad alcune opere pubbliche finanziate con il PNRR, sulle quali incombono come una mannaia termini di scadenza assai ravvicinati.
Dopo le recentissime “fughe” dell’opposizione dall’aula consiliare, il consiglio comunale è adesso convocato per domani sera 4 settembre con questo passaggio propedeutico di “adesione al C.E.V.” tra i punti all’ordine del giorno.
Per ServireSciacca questa è stata l’occasione per approfondire la tematica PNRR, partendo dai dati pubblici presenti sul sito web Italia Domani, sito realizzato dal governo e dedicato al PNRR.
La nostra città risulta avere 32 milioni di euro assegnati, di cui la quota parte riguardante direttamente l’ente pubblico Comune, in qualità di soggetto attuatore, è di euro 13,8 mln. Buona parte delle rimanenti somme a Sciacca se le sono aggiudicate le scuole.
La prima cosa che abbiamo voluto fare è stata quella di un raffronto con le risorse finanziarie che gli altri comuni siciliani (di qualsiasi dimensione) sono riusciti a farsi assegnare, sempre riferendoci alla quota attinente all’ente pubblico come soggetto attuatore, perché questo è un dato indicativo della capacità che gli uffici tecnici comunali e le amministrazioni che sono state in carica nel corso del 2022 hanno avuto di partecipare ai diversi bandi emessi dall’Unione Europea per i fondi PNRR.
I comuni soggetti attuatori beneficiari in Sicilia sono in totale sono 394, e Sciacca si posiziona al al quarantacinquesimo posto, ossia 44 comuni hanno ottenuto maggiori finanziamenti del nostro, mentre altri 349 hanno avuto un’assegnazione inferiore (lo ripetiamo, limitatamente ai lavori che vedono il Comuna come soggetto attuatore. ).
Qui di seguito la lista dei 45 comuni siciliani con assegnazioni finanziarie maggiori del nostro:
Il lettore interessato a conoscere le opere e i servizi per cui l’ente pubblico Comune di Sciacca ha in assegnazione questi finanziamenti per complessivi 13,8 milioni di euro può visionarli aprendo il file qui di seguito riportato:
A questo punto è tuttavia necessario un secondo passaggio.
Le somme di cui abbiamo parlato finora evidenziano soltanto le risorse finanziarie assegnate. E’ a quel punto tuttavia che per gli uffici tecnici comunali sono chiamati ad avviare le fasi più delicate e impegnative, ossia quelle che in sequenza successiva renderanno effettivamente utilizzabili i finanziamenti assegnati.
Per ogni opera / servizio pubblico da realizzarsi si devono infatti eseguire, entro tempistiche ben definite e come noto assai stringenti, i seguenti step successivi:
studio di fattibilità, progettazione preliminare, progetto di fattibilità tecnico- economica, progetto definitivo, conferenza dei servizi decisoria, progettazione esecutiva, progettazione definitiva + esecutiva, predisposizione capitolato e bando di gara, aggiudicazione, stipula contratto, esecuzione dei lavori, collaudo.
Il tutto nelle tempistiche contemplate dal PNRR.
Ed è qui che il banco può saltare e c’è il rischio che le opere pubbliche assegnate all’ente pubblico Comune (come soggetto attuatore) possano andare in fumo, anche se già nominalmente finanziate con il PNRR.
Questo può accadere se gli uffici tecnici dei Comuni non portano a compimento tutti gli step di cui sopra nel rispetto delle tempistiche fissate, oppure se la politica ci mette del suo in consiglio comunale (potrebbe essere il caso della nostra città e del nostro consiglio comunale) e il Comune non riesce a effettuare i bandi di gara per l’aggiudicazione dei lavori nei termini prescritti.
ServireSciacca ritiene che richiederebbe ad esempio un approfondimento la situazione di due tra le opere pubbliche assegnatarie di finanziamento PNRR, con il Comune come soggetto attuatore:
– l’asilo nido zona Marina per euro 2.500.000
– l’adeguamento e ri-funzionalizzazione del complesso polivalente piscina comunale per euro 1.207.560
Per quanto riguarda l’asilo nido, all’inizio di luglio a livello nazionale risultava raggiunto il 91% di aggiudicazione dei lavori degli interventi del PNRR relativi ad asili e scuole dell’infanzia (fonte Ministero dell’istruzione e del merito). Fatta questa premessa di carattere generale, nel caso dell’asilo di Sciacca l’aggiudicazione dei lavori andava fatta entro il 20 giugno 2023 (fonte sito del Ministero dell’istruzione e del merito dedicato al PNRR scuola), ma dalla nostra verifica dai database dell’ANAC relativi alle gare e alle procedure di affidamento risulterebbe che non sia stata neanche completata la procedura per l’affidamento dei servizi tecnici di progettazione.
Per quanto riguarda invece la piscina comunale della Perriera, l’aggiudicazione dei lavori è prevista entro il mese di settembre (da cronoprogramma della misura specifica presente sul sito Italia Domani), ma solo pochi giorni addietro l’ing. Gioia (dirigente del IV settore ufficio tecnico – lavori pubblici) in un colloquio verbale con il presidente del consiglio comunale Ignazio Messina dichiarava in nostra presenza di non sapere neanche dove recuperare il carteggio tecnico della predetta piscina…
Ci sono quindi situazioni che, salvo errori da parte nostra, richiederebbero una immediata verifica, per verificare la sussistenza concreta del rischio di una perdita dei finanziamenti fonte PNRR e se possibile per scongiurare tale rischio.
Va anche detto, infine che, in tale ambito sembra profilarsi un orientamento a riversare eventualmente su altre possibili fonti di risorse finanziarie (tipo il Fondo Coesione e Sviluppo) lavori pubblici per i quali non si è riusciti ad utilizzare i fondi PNRR: ciò costituirebbe un duplice danno, innanzitutto perché comporterebbe di fatto l’impossibilità di utilizzare questi ulteriori fondi NON PNRR destinandoli ad altre opere pubbliche cittadine e poi perché la realizzazione di questi eventuali lavori “dirottati” non beneficerebbe delle stringenti e positive tempistiche contemplate dalla normativa PNRR.