Dopo Fratelli d’Italia anche la sezione Italia Nostra di Sciacca chiede oggi con una propria nota a firma del presidente Calogero Segreto la demolizione della cabina elettrica Enel, a due elevazioni, che si trova ubicata nella via Mazzini, posta a ridosso (mt. 2) delle cinquecentesche “Mura di Vega”, nel tratto che intercorre tra la porta di ingresso a dette mura, denominata “Porta San. Calogero” e l’antico abbeveratoio.

Per Italia Nostra questa cabina deturpa e impedisce alla vista le antiche mura a causa della fatiscenza del manufatto, ma è anche diventata fonte di preoccupazione per i cittadini che transitano di frequente su quella arteria, obbligati a camminare sullo stretto marciapiede che si accosta alla parete della cabina lato via Mazzini: quindi in prima istanza esiste un pericolo per la pubblica incolumità.

Dal punto di vista estetico e monumentale – sostiene Italia Nostra – il manufatto, con la sua volumetria ed altezza impedisce la visione delle mura, che in quel tratto non hanno subito interruzione alcuna, rappresentando un vero scempio, e procurando così un danno ambientale ed architettonico notevole.

L’ Enel, riferisce Italia Nostra , forse in relazione allo stato precario di detta costruzione, sta provvedendo, senza apparente giustificazione e/o autorizzazione, alla ristrutturazione del manufatto, comprensivo dello scrostamento degli intonaci esterni, mettendo a nudo cordoli di coronamento in calcestruzzo armato del primo piano e della soletta intermedia, che a vista risultano altamente ammalorati e quindi da ripristinare se non da sostituire. Si rileva inoltre che sono stati rimossi elementi in ferro che servivano all’amarro di linee elettriche aeree in rame nudo, che sono state definitivamente dismesse dall’ Ente perché non più necessarie per l’esercizio della stessa.

A giustificazione delle opere di sistemazione del paramento esterno è stato semplicemente affisso un cartello che informa della esecuzione di opere di manutenzione elettrica e nient’altro. E’ stato inoltre posato un ponteggio su tre dei 4 lati cabina fino al raggiungimento del solaio di copertura, presumibilmente su suolo pubblico, vista l’esigua superfice catastale che risulta al catasto e che comprende semplicemente le dimensioni cabina. Si nota inoltre posto addirittura sulle mura,di fronte la cabina, di un grosso manufatto in ferro con isolatori, probabilmente resti di una linea elettrica aerea, ormai inesistente.

Pertanto alla luce di quanto sopra descritto, Italia Nostra chiede all’Amministrazione Comunale di attivarsi presso l’Enel per la demolizione del manufatto, ormai non più funzionale, e di procede alla sostituzione dello stesso con una cabina elettrica prefabbricata meno invasiva rispetto al contesto storico-architettonico.

Tutto ciò potrebbe essere propedeutico anche alla redazione di un progetto di riqualificazione della zona che veda la valorizzazione del tratto di mura che va dall’antico abbeveratoio fino al vecchio mattatoio comunale

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