Il Direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale, riunitosi per un esame della situazione, ha espresso la propria negativa considerazione sul fatto che il sindaco e il presidente del consiglio comunale non abbiano dato corso al mandato, che era stato loro affidato dalla conferenza dei
capi gruppo consiliari (integrata dal nostro Comitato e da altre associazioni civiche), di
promuovere per il giorno 18 settembre un incontro con tutti i deputati regionali della
provincia di Agrigento sulla problematica termale di Sciacca.
Pur non dubitando del fatto fatto che il sindaco Termine e il presidente Messina abbiano avuto le loro
ragioni per decidere di non dar luogo alla convocazione della deputazione regionale,
e rimanendo in attesa di conoscere tali motivazioni nelle comunicazioni iniziali del consiglio comunale
del 27 settembre, il Direttivo ritiene che a livello politico e istituzionale si tratti in ogni caso
dell’ennesima occasione perduta o di una dannosa dilazione temporale delle cose che sarebbe
opportuno fare e che rimangono invece non fatte.
Già da qualche tempo infatti, e ben prima dell’analoga indicazione pervenuta dalla conferenza
dei capi gruppo consiliari, il Comitato Civico aveva richiesto al sindaco Termine di farsi
promotore di tale convocazione della deputazione territoriale, evidenziandone l’importanza
nel percorso sulla questione termale, ma nonostante le rassicurazioni in merito fornite dal sindaco essa non è ancora avvenuta.

Il Direttivo torna a ribadire di attendersi che il sindaco Termine e il presidente Messina, nelle comunicazioni ad inizio di seduta del prossimo consiglio comunale del giorno 27, forniscano i dovuti aggiornamenti sui seguenti aspetti della questione termale, relativamente ai quali nella precedente seduta consiliare c’è stato silenzio:

  • previsioni aggiornate di tempistica circa la chiusura della liquidazione di “Terme di Sciacca
    SpA”, con i preventivi passaggi di proprietà e diritti reali di godimento da effettuarsi a favore
    della Regione siciliana (Centro Accumulo Acque, Piccolo Albergo di San Calogero e
    riunificazione alla proprietà dell’usufrutto sul Grande Albego di San Calogero);
  • riapertura e gestione del parco termale
  • status della progettazione di riqualificazione delle piscine del parco termale, da parte del
    Genio Civile
  • pubblica fruibilità dell’ex convento di San Francesco, alla luce dei suoi recenti utilizzi
    autorizzati dal liquidatore di Terme di Sciacca SpA, non sappiamo a che titolo essendo stato il
    bene trasferito in proprietà alla Regione siciliana
  • coinvolgimento attivo sulla materia termale dei sindaci e dei consigli comunali del territorio.

Quanto sopra, fa notare il Direttivo del Comitato Civico, ovviamente in aggiunta all’aggiornamento sulle tempistiche di trasmissione a Cassa Depositi e Prestiti della documentazione da essa richiesta con riferimento al patrimonio immobiliare del complesso termale, purtroppo non ancora avvenuta.
Il Direttivo ritiene che la Regione siciliana stia perdendo tempo prezioso nella predisposizione di tale documentazione, mettendo a rischio con tale ritardo l’opportunità rappresentata dal percorso con Cassa Depositi e Prestiti così come la possibilità di ricorrere anche ad altri percorsi alternativi che al momento potrebbero rappresentare opportunità di finanziamento, come quello del Fondo di Coesione e Sviluppo.

Il Direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale comunica infine la decisione di farsi promotore
di una “Mobilitazione Civica e Popolare per Sciacca Terme” che culminerà il 6 marzo 2024 e nella quale chiamare a raccolta l’intera popolazione per richiedere a gran voce che la città possa
ritornare a godere del proprio patrimonio termale, fondamentale fattore di sviluppo
economico, occupazionale e turistico per l’intero territorio.

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