Dopo il secondo Pronto Soccorso e la seconda unità di Medicina interna, in quelli che sono ufficialmente “gli ospedali riuniti di Sciacca e Ribera”, riuniti solo nella dizione ufficiale e peraltro con doppio direttore sanitario, apre adesso anche la seconda unità di chirurgia.

Tutte queste miracolose germinazioni sotto forma di duplicazioni avvengono, per chi ancora per caso non lo sapesse, nel presidio ospedaliero di Ribera.

Ci sarebbe da gridare al miracolo di una sanità pubblica che, sotto l’illuminata guida dell’ASP di Agrigento, sembra andare controcorrente rispetto al deprimente panorama ospedaliero nazionale, ma in realtà tutte indistintamente le unità operative dei presidi ospedalieri di Sciacca e Ribera soffrono della stessa gravissima patologia che affligge il sistema ospedaliero nazionale, anzi forse nel distretto ospedaliero di Sciacca in misura ancor maggiore: la carenza numerica del personale medico.

Ma nonostante ciò avvengono autentiche germinazioni di reparti bis…

In realtà il miracolo qui c’è davvero, ed è quello di una politica che sta realizzando uno dopo uno tutti gli obiettivi più o meno apprezzabili che si era prefissata con riferimento al presidio ospedaliero di Ribera.

Sul profilo facebook del Dott. Giovanni Di Vita, cardiologo ospedaliero in organico nel presidio saccense, raccogliamo oggi sull’argomento lo sfogo di un medico che si è sempre segnalato come uno dei pochi, anzi dei pochissimi, che non si è fatto chiudere la bocca dal timore (fondato) di sanzioni disciplinari:

In effetti mancava la chirurgia a Ribera. Per il resto ci sarà tempo. Complimenti a chi (la politica) ha pensato che nel nostro territorio ci fosse la necessità di una seconda chirurgia a distanza di soli 20 km, spalmando i pochi dirigenti presenti tra due unità (a scanso di equivoci non sono contrario alle due chirurgie in sé, ma forse era più utile per il territorio una sola chirurgia potenziata, a Sciacca o Ribera cambiava poco). Ricordiamo sempre, alla politica attenta alle esigenze dei cittadini, che a Sciacca abbiamo unità operative in crisi (urologia, ortopedia) ed altre mai inaugurate come la ” famosa” neurologia con stroke unit. Nel frattempo a Castelvetrano, dopo avere inaugurato l’emodinamica ( altra “perla” della politica siciliana) si preparano all’apertura della stroke unit. A Sciacca invece, del DEA di I° livello resta ormai il titolo e con la prossima nuova ospedaliera rischiamo di essere declassati ad ospedale di base… e allora assisteremo al rimpallo delle responsabilità, con buona pace di tutti”.

Un pensiero su “Negli ospedali “riuniti” di Sciacca e Ribera apre la seconda unità di chirurgia”

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