Il “pentimento” di numerosi sindaci e amministratori per aver apposto la propria firma su un esposto giudiziario senza sapere cosa fosse (possibilità numero uno) o perché ci hanno “ripensato” (possibilità numero uno/bis) è l’argomento politico di rilievo che ha tenuto banco stamani.
Appaiono sicuramente significative, sotto il profilo civico e politico, le dichiarazioni rilasciate in TV dal presidente del Comitato Civico Sanità di Sciacca, avvocato Ignazio Cucchiara, e dall’on.le Margherita La Rocca Ruvolo, che qui di seguito vi riproponiamo:
Il consigliere comunale indipendente Giuseppe Catanzaro così ha invece in giornata commentato la vicenda:
“ Il fronte dei sindaci si è sciolto come neve al sole e questo mi dispiace. Siamo sempre più deboli e fragili, in attesa di capire se la città di Sciacca ha qualche rappresentante politico capace di portare qualche risultato concreto a chi di preferenze non è fatto mai mancare.
E siccome di mezzo c’è l’ospedale della nostra città, direi che la lunga serie di errori di valutazione politica può anche finire qui.
Sarebbe il caso di dare alla manifestazione del 28 ottobre la sostanza che doveva avere dall’inizio. Che sia la manifestazione di una città stanca ma non arresa, con un pieno coinvolgimento dei rappresentanti dei cittadini: sindaco e consiglieri comunali, ovvero coloro i quali sono stati votati, con tutte le responsabilità del caso, in rappresentanza della città e dei suoi bisogni primari.
Facciamo di giorno 28 l’occasione per mettere Sciacca in prima fila e le legittime manovre politiche dei partiti in seconda, in attesa che chi di dovere dimostri qualcosa a questa città.
Basta ipocrisia, basta fare i puri. Le manovre ci sono, c’erano e ci saranno, non sono il problema. Il problema sta nel fatto che queste manovre devono portare per Sciacca fatti concreti. Che siano manovre a mettere e non a togliere”.
Infine il coordinatore cittadino della Democrazia Cristiana, il partito dell’on.le Carmelo Pace, ha detto la sua attaccando il sindaco Fabio Termine, e accusandolo sulla questione di “alimentare la cultura del sospetto quando invece, in maniera chiara e puntuale l’onorevole Carmelo Pace ha spiegato come stanno le cose.”.
“Anziché trovare soluzioni condivise – scrive Milioti – sembra emergere da parte del primo cittadino la volontà di offuscare gli altri, impiantando il seme del dubbio e della discordia. Probabilmente questo serve a qualcuno ma non alla nostra causa”.
Si muovono intanto i primi passi per l’organizzazione del sit-in di protesta del giorno 28 ottobre:
Grande stima ed affetto nei confronti dell’avvocato Cucchiara: sempre limpido e determinato.