di Anita Lorefice
La Panchina del Sabato nasce con l’esigenza di mettere insieme tre valori importanti : il verde, la lettura e la convivialita’, quest’ultima puo’ consistere anche solo nel bere un bicchiere di vino insieme .
Il suo antefatto fu la lettura nella villa comunale I. Scaturro dell’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si” nel 2015, e da li’ siamo partiti ambientando i nostri incontri prima nella nostra villa, ma poi, considerato l’impossibilita’ a fornirla di un impianto di luce che la potrebbe rendere accessibile anche nelle ore serali oltre a renderla piu’ sicura, perche’ eviterebbe che nelle fresche frasche possano essere anche consumati o nascosti notturne birbaterie, abbiamo dovuto sloggiare e scegliere altri posti nella citta’.
Quando abbiamo dato un nome a questi incontri, e fu forse proprio quando non potevamo piu’ vederci per il lock down del 2020 e quindi eravamo solo costretti a collegarci on line, desiderando di stringerci insieme a respirare un po’ di aria aperta, l’incontro si intitolo’: “La Panchina del Sabato” e cosi’ è rimasto.
Poi siamo tornati tutti all’aperto e abbiamo visitato tanti luoghi della citta’ , e con tristezza abbiamo constatato che da quel periodo terribile che ci ha imposto il Covid e che avrebbe dovuto insegnarci quanto sia necessaria la cura della natura, non avevamo fatto assolutamente tesoro.
Dalla villetta Lombardo alla scala che da via Eleonora D’Aragona scende alla marina(polmone verde straordinario nel cuore della citta’) e alla villetta di San Domenico, dal fondo Bennardo ai meravigliosi giardini dell’area delle Terme, senza contare lo spiazzo della Madonnina dove avevamo letto nel 2016 dei passi dell’Iliade, alludendo che come Ilio è andata distrutta dagli Achei anche le Terme di Sciacca sono state distrutte dai saccensi – ebbene quel luogo possiede tutta la suggestione di un autentico palcoscenico – e tutto questo ben di Dio è in completo abbandono.
Ancora una volta dobbiamo arrenderci all’evidenza che poi i giardini e i luoghi pubblici, accessibili e fruibili da tutti i cittadini, non vengono curati come dovrebbe essere per il benessere della citta’.
Pertanto di altissimo merito è l’iniziativa di quei proprietari che mettono a disposizione il loro giardini murati, ossia dentro le mura dei loro palazzi, come il giardino dentro il Palazzo Lazzarini, di proprieta’ della famiglia Borsellino.
Vogliamo a tal proposito ricordare che circa venti anni fa volevamo fare un’iniziativa che riguardava tutti i giardini murati di Sciacca e ce ne sono parecchi, o almeno ce n’erano parecchi allora, come all’interno del palazzo Steripinto per esempio, ma solo la Signora Beatrice Sortino Borsellino ripuli’ il suo giardino per farcelo vedere.
E come da un po’ di anni lo splendido giardino arabo della famiglia Scandaglia, dove sabato sera la Panchina del Sabato è stata ospitata per completare le due serate dedicate ad Italo Calvino nel centenario della sua nascita.
La prima serata giorno 22 agosto si era svolta nel giardino del complesso di Santa Caterina, e anche in questo caso si tratta di un giardino murato di proprieta’ della Curia, ma ricordiamo che un giardino si trova pure nel complesso di San Francesco di Paola, senza parlare dello splendido giardino della Badia Grande che non sappiamo chi lo dovrebbe gestire : il Comune, la Curia, o la Vertigo srl ?
Sabato 14 ottobre , nella splendida cornice del Giardino Scandaglia, aperto alla Vie dei Tesori, a seguire le lezioni di meditazione yoga della brava e carismatica insegnante Agata Romeo, si è proseguito con le “Lezioni Americane” di Italo Calvino, pubblicato postumo.
Tra gli aranci, i melograni e i nespoli, si sono mescolate le singole lezioni, e sicuramente non poteva esserci luogo piu’ adatto per discorrere su Calvino, figlio di Mario agronomo e di Eva botanica, e anche lui amante e ricercatore , da magnifico scrittore e saggista, della natura della scrittura e delle parole.
Un modesto contributo da parte della Panchina del Sabato ad uno dei piu’ grandi intellettuali del secolo scorso.