Egregio consigliere comunale Giuseppe Ambrogio,
nel corso dell’ultima seduta consiliare, in ragione della Sua ennesima assenza avevo pensato di incontrarLa e di dedicarLe un articolo.
I colleghi del giornale on line Risoluto mi hanno però preceduto, con un articolo dal seguente titolo: “Ambrogio ancora assente in consiglio comunale: “La giunta trascura la Perriera”.
Non rinuncio tuttavia a rivolgermi a Lei con questa mia, prendendo spunto proprio dalle dichiarazioni che Lei ha rilasciato a Risoluto.
Provo a riassumere il suo pensiero, sperando di farlo bene, e avendo ben presente che Lei, consigliere Ambrogio, è alla quarta esperienza consiliare e ha ricevuto, nelle ultime elezioni, la bellezza di quasi 500 voti di preferenza… Si può quindi riconoscerLe di essere un porta voti appetibilissimo in termini elettorali, di quelli che le diverse liste pseudo civiche fanno a gara nell’accaparrarsi.
Consapevole di questa Sua forza, Lei ha dichiarato che non partecipa alle sedute consiliari perché l’amministrazione (che peraltro Lei sostiene) trascura il Suo quartiere, che Le sta molto a cuore (la Perriera), e che continuerà ad assentarsi fin quando le cose non cambieranno; tuttavia, farà la concessione di mettere da parte questo Suo comportamento di protesta e assenteista in occasione della prossima seduta consiliare, perché ci sarà all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione, argomento importante per il quale si sente “obbligato” ad assicurare la Sua presenza straordinaria per non far mancare il sostegno alla attuale coalizione amministrativa, che come noto in consiglio comunale si trova in netta minoranza numerica.
Fatta questa necessaria premessa, mi incuriosisce rivolgerLe alcune domande relative al suo ruolo politico pubblico.
Quel che voglio chiederLe, consigliere Ambrogio, è se Le sia mai venuta in mente l’idea che quanti l’hanno votata lo abbiamo fatto, oltre che per Sua riconosciuta simpatia e disponibilità, anche per rappresentarli all’interno del consiglio comunale e per contribuire, proprio attraverso l’esercizio del ruolo pubblico, al miglioramento della nostra città.
Quel che voglio chiederLe, consigliere Ambrogio, è se Le sia mai venuta in mente l’idea che è stato eletto per FARE il lavoro del consigliere comunale e non per fare l’assenteista in ragione di quelli che Lei evidentemente ritiene “nobili motivi di protesta”.
Quel che voglio chiederLe, consigliere Ambrogio, è se Le sia mai venuto in mente il fatto che al suo posto, in consiglio comunale, avrebbe magari potuto esserci qualcun altro disposto a mettersi al servizio della comunità cittadina non con l’assenteismo ma impegnandosi a far bene il consigliere comunale (e chiarisco che non conosco il nome dei non eletti…).
Quel che voglio chiederle, consigliere Ambrogio, è se Le sia mai venuto in mente il fatto che tutti i suoi colleghi consiglieri comunali abitano in questa città e poiché la situazione degli altri quartieri non è molto diversa da quella della Perriera, secondo il suo ragionamento tutti avrebbero il sacrosanto diritto di assentarsi per protesta e quindi, se lo facessero, di impedire al consiglio comunale di riunirsi e di svolgere le sue funzioni, paralizzando così la vita politici/amministrativa della città. Con grande compiacimento da parte Sua, dobbiamo immaginare.
Occorre riconoscerLe, consigliere Ambrogio, che Lei rappresenta da solo una delle tre categorie in cui si suddividono i consiglieri comunali: ci sono quelli che partecipano e intervengono sempre (o quasi) nei dibattiti e lavori consiliari; poi ci sono quelli che partecipano e che non intervengono mai (o quasi mai) perché preferiscono affidarsi ai “consiglieri più bravi”; e infine c’è Lei, che non partecipa quasi mai e che, nelle Sue rarissime apparizioni, quando ha il microfono in mano si compiace anche di suscitare l’ilarità degli altri consiglieri comunali.
Probabilmente dentro di Lei c’è comunque la consapevolezza e anche il privilegio di rappresentare più che degnamente la nostra classe politica cittadina, perché è stato uno dei candidati consiglieri comunali più votati…
E noi sciacchitani, consigliere Ambrogio, siamo convinti che continuerà ad esserlo… in qualunque ruolo politico Lei si candiderà…
Cordialmente e con simpatia
Nino Porrello
Non sono aggiornato,chiaramente per colpa mia,sulle presenze e assenze dei consiglieri çomunali alle sedute del massimo consesso cittadino.Ritengo che sia un dovere,sopratutto per rispetto verso gli elettori che hanno votato il consigliere,partecipare alle sedute del Consiglio.Dovere che riguarda tutti i consiglieri comunali,senza distinzione fra appartenenza alla maggioranza o essere opposizione. Essere in consiglio significa esercitare un compito nobile di partecipazione,vigilanza,contributo,attraverso il dibattito,per il miglioramento delle proposte di chi governa o della bocciatura,attraverso interventi motivati,delle stesse. Ho apprezzato gli interventi del consigliere Ambrogio a favore della Perriera e della popolazione (mi dicono oltre 10 mila persone)che abitano nel quartiere.
Mi ha meravigliato ìl silenzio della politica ,della giunta e del consiglio comunale,quando Unicredit ha deciso di chiudere la filiale della Perriera,rimasta priva di uno sportello bancario,con la popolazione che deve fare riferimento soltanto alla succursale delle poste.
Ho pensato che se ne sarebbero occupati più in là,avviando i necessari contatti con tutti gli istituti bancari presenti in Sciacca. Ritengo che questo non sia avvenuto. Da cittadino di Sciacca ,che vive al Nord,profondamente legato alla città ,dove è nato,ha studiato e svolto ruoli di primo piano,mi sono autonomamente attivato ,contattando un componente del cda della Sicilbanca,che ha rilevato lo sportello del credito cooperativo di Sambuca,sito dopo il Ponte sul Cansalamone .Ho chiesto di valutare il trasferimento dello sportello dall’attuale sito alla Perriera,anche per la grande opportunità di rappresentare l unico punto di riferimento della popolazione di questo importante quartiere cittadino.mi è stato detto che l unico impedimento è costituito dal fatto che mentre la Banca è proprietaria delle mure(fatta eccezione per una piccola parte in affitto),trasferendosi alla Perriera dovrebbero pagare l affitto. Mi sono permesso di replicare che vendere l attuale sede non sarebbe difficile per acquistare nuovi locali,non esclusi quelli prima occupati da unicredit o ubicati nella zona,avuto riguardo al fatto che in atto i prezzi degli immobili,specie quelli che riguardano gli immobili con destinazione commerciale,sono convenienti e accessibili.
Spero che Sicilbanca,con sede a Caltanissetta, ci rifletta e decida il trasferimento alla Perriera,meglio se incoraggiata dall’amministrazione in carica,dal consiglio comunale e in particolare da qualche consigliere ,che vuole venire in soccorso dei migliaia di cittadini ,che abitano nell ‘importante quartiere e non dispongono di uno sportello bancario.
Consigliere AMBROGIO,Una preghiera e un invito ,chiaramente da amico:niente più assenze in consiglio comunale e subito all’opera per l ‘apertura/trasferimento di uno sportello bancario alla Perriera.La popolazione ti/vi sarà riconiscente
Lillo Craparo
Da analisi recenti (se non ricordo male dell’ingegnere Mario Di Giovanna) pare che il quartiere Perriera abbia in realtà circa 6.900 abitanti, in calo. E beneficia di molti interventi, molto consistenti rispetto agli altri quartieri e proporzionalmente maggiori al suo peso demografico. Inoltre penso che un consigliere comunale dovrebbe svolgere la sua azione nell’interesse di tutti i quartieri e dell’intera città, non a vantaggio solo di un quartiere e contro il resto della città.