di Giovanni Bono
Il giornalista Accursio Sabella ha presentati ad un folto pubblico di Sciacca nella ex Chiesa della Raccomandata, il suo romanzo “Dalla parte giusta” che ricostruisce la nascita e la morte di un gruppo politico rivoluzionario e i suoi protagonisti, svelando cosa si nasconde spesso dietro le maschere del Potere.
Nel libro edito da Laurana, si parla dell’omicidio del governatore Giulio Levante, ucciso in un quartiere malfamato della Capitale, davanti agli occhi di una donna e di un ragazzino.
I saluti di rito degli organizzatori Calogero Segreto, Marco Maggio e Giovanni Giglio, rispettivamente presidente di Italia Nostra, Lions Club Host Sciacca e Leo Giovanni Giglio, hanno aperto l’incontro coordinato dal giornalista Massimo D’Antoni che ha conversato con l’autore.
In breve, Giulio Levante era bandiera de “I giusti”, un gruppo politico affermatosi come riformatore dei costumi morali, un esempio di integrità e rettitudine che ha portato all’implosione del vecchio potere, legato alla misteriosa organizzazione criminale chiamata Cateria. Ma non tutto è come sembra. Bruno Ponente, disilluso segretario del gruppo, ripensa al rapporto con Levante e Marco Mezzogiorno, alla loro ascesa politica, combattuta a suon di slogan e false promesse, dove tra congiure, menzogne, affari e colpi di Stato si ricostruisce la nascita e la morte del gruppo politico- rivoluzionario e dei protagonisti,che svela cosa si nasconde dietro le maschere del Potere.
Accursio Sabella è un nostro concittadino, che ha operato a Palermo per oltre dieci anni e collaborato con il quotidiano online “Livesicilia.it” occupandosi a di cronaca politica e inchieste sulla pubblica amministrazione. Successivamente all’interno dello stesso giornale ha ricoperto il ruolo di direttore per gli anni 2018-2020. Lo scrittore attualmente collabora con testate nazionali tra cui “Il Foglio”, “Panorama” e “Il Fatto Quotidiano” ed è anche autore di articoli-saggi sull’opera di Leonardo Sciascia, per la rivista “Segno”.
A conclusione non sono mancati gli interventi, tra gli altri dell’ex ministro Lillo Mannino,che ha fatto una breve analisi sul codice letterario dell’autore e preso lo spunto dal romanzo d’esordio di Sabella, che parte dall’omicidio del governatore Levante, protagonista di una repentina ascesa politica,dopo ritrovato morto. Quindi ha posto l’accento sul racconto dell’ascesa de “I giusti”, un gruppo politico affermatosi come riformatore dei costumi morali, un esempio di integrità e rettitudine che ha portato all’implosione del vecchio potere, legato alla misteriosa organizzazione criminale,alle difficoltà della giovane classe dirigente che portarono al vertice della Regione,con la disillusione della gestione del potere.