La dichiarazione fatta da Marcello Mangia, patron del Gruppo Aeroviaggi SpA, che Sciaccamare ha aperto l’attività termale al territorio, ha il merito di sollevare il velo su una realtà troppo spesso sottovalutata, trascurata o addirittura sconosciuta: quella che le Terme a Sciacca funzionano ancora, perché le cure termali è possibile farle presso gli alberghi di SciaccaMare.

La novità è costituita dal fatto che questa possibilità viene adesso pubblicizzata e sopratutto consentita anche a coloro che non soggiornano negli alberghi, in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.

In realtà gli alberghi di Sciacca del gruppo Aeroviaggi hanno sempre avuto in dote l’allacciamento alla sorgente di acqua sulfurea del pozzo Carabollace, sin dal momento in cui il complesso di SciaccaMare fu rilevato dalla procedura fallimentare della SITAS, per il semplice fatto che si trattava di alberghi già progettati come termali e come tali collegati con una propria conduttura ai pozzi di acqua termale sin dalla loro costruzione.

Sotto la precedente gestione da parte di Antonio Mangia, fondatore di Aeroviaggi, l’aspetto business del termalismo sanitario era stato valorizzato unicamente per la clientela residenziale dei quatto alberghi, senza mai fare del termalismo il core business dell’attività, anche perché essa ha sempre avuto come suo principale bacino la cllientela francese, per sua natura non particolarmente attratta dalle cure termali.

Il subentro dei figli nella gestione del gruppo alberghiero ha comportato una modifica del modello di business e l’adozione del brand MANGIA’S Resorts & Clubs: è innanzitutto stata avviata una riconversione verso una clientela di fascia più alta, con la riconversione dell’Hotel Torre Barone da 4 a 5 stelle ed probabilmente sopravvenuta anche una nuova consapevolezza che l’attività termale, sia sanitaria ma anche in prospettiva del benessere, può costituire un valore aggiunto di fondamentale importanza nell’ambito dell’hospitality e come possibile asset strategico del gruppo imprenditoriale.

L’offerta termale presso le quattro strutture alberghiere del complesso Sciaccamare ha così ricevuto un significativo impulso, inducendo il management MANGIA’S a sdoganare la tradizionale riservatezza sull’argomento dell’attività termale e anche ad aprirla al territorio, quindi anche a tutti coloro che vogliono semplicemente farsi le cure con le acque e i fanghi di Sciacca, senza soggiornare negli alberghi.

L’attività termale all’interno di Sciaccamare è gestita da FINTUR- Centri Termali Sciaccamare Srl, e come detto risulta accreditata con il SSN. In tutti i giorni feriali della settimana, fino al sabato mattina, vengono erogate le seguenti prestazioni terapeutiche:

  • Fangoterapia
  • Balneoterapia
  • Cure inalatorie (inalazioni e aerosol)
  • Nebulizzazioni

Al momento l’attività termale rimane esclusa nel periodo prettamente estivo di luglio/agosto, perché l’autorizzazione richiesta e concessa annualmente dall’Assessorato Regionale alla Sanità non comprende i due mesi estivi.

I bambini possono accedere alle cure inalatorie e anche nel periodo invernale una delle quattro strutture dovrebbe rimanere aperta, almeno secondo quanto dichiarato da Marcello Mangia.

L’intera attività termale della FINTUR Srl risulta regolamentata da una “Convenzione per l’eduzione di acque termali sulfuree del bacino idrotermominerale di Sciacca” stipulata tra l’Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca (legalmente rappresentata dal dirigente pro-tempore dell’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni) e la stessa FINTUR Srl , convenzione che viene annualmente rinnovata.

Il canone annuo previsto da tale convenzione consiste in un’aliquota del 6% sul fatturato annuo della società FINTUR Srl maturato esclusivamente per l’attività termale.

Per l’anno 2021 la Regione siciliana ha riscosso da Fintur Srl la somma di euro 1.760,00.

Alla luce di tutto quanto sopra, ServireSciacca ha voluto conoscere il parere del Comitato Civivo Patrimonio Termale sulla ricaduta che questa attività termale di Sciaccamare può avere sulla più generale questione legata alla chiusura da parte della Regione dell’intero complesso termale cittadino di Sciacca.

Il Coordinatore ci ha così riassunto la posizione del Direttivo:

“La preannunciata apertura anche all’utenza esterna e quindi al al territorio dei centri termali di Sciaccamare consente a nostro avviso di affrontare la questione termale di Sciacca sotto una nuova e forse anche più favorevole prospettiva. Il punto di partenza può essere, adesso, la consapevolezza che nel territorio cittadino ci possono già essere4 strutture termali/sanitarie. Ciò rappresenta qualcosa di positivo, che a maggior ragione indirizza l’impegno di tutti noi nel contribuire a realizzare qui a Sciacca la costruzione di una città autenticamente termale. È pur vero che quelle di Sciaccamare sono strutture private, ma non possiamo dimenticare che la chiusura del complesso termale cittadino è avvenuta otto anni fa in virtù di una legge regionale che prevedeva proprio la privatizzazione della gestione del business termale di Sciacca e Acireale. In collegamento e in sinergia con questa realtà di Sciaccamare, occorre quindi proseguire nell’azione intrapresa per raggiungere obiettivi di primaria importanza:

– ampliare l’eduzione delle acque sulfuree anche da parte di altre iniziative imprenditoriali private

– recuperare ad uso terapeutico anche le grotte vaporose del Monte Kronio

– realizzare le condizioni per una riapertura in tempi brevi dello stabilimento termale, del Grande Hotel delle Terme e del parco termale con la sua piscina sulfurea

– recuperare e rendere non inquinate le altre fonti di acque termali diverse dalla sulfurea.

Solo in questo modo la nostra città potrà diventare un centro termale di tutto rispetto. e di rilievo nazionale: perché è questo che noi vogliamo! Quelle sopra indicate sono quindi le priorità da perseguire con assoluta urgenza, trovando i necessari finanziamenti, mentre per tutto il resto (Molinelli, Antico stabilimento, Grande Albergo e Piccolo Albergo di San Calogero) si potranno cercare soluzioni valide anche successivamente”.

N.B. Si ringrazia CittadinanzAttiva per il contributo fornito al contenuto di questo articolo

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