Il Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva – Sciacca ha inviato al sindaco Fabio Termine la proposta di far sottoscrivere ai 19 sindaci che hanno indetto la manifestazione di venerdì 10 novembre un documento, indirizzato al Presidente della Regione, all’Assessore Regionale alla Sanità e al Presidente della Commissione Sanità dell’ARS, contenente due richieste ben precise:
– che venga istituita un’autonoma Azienda Sanitaria Territoriale costituita dai presidi ospedalieri di Sciacca e Ribera ovvero, in alternativa, dai presidi ospedalieri di Sciacca, Ribera e Castelvetrano;
– che venga reso effettivo il DEA di primo livello per il presidio ospedaliero di Sciacca, rimasto solo sulla carta, con la funzionalità di tutte le unità operative semplici e complesse, nonché di tutti i servizi che competono ad un DEA di primo livello
Nello stesso documento vengono esposte le motivazioni che stanno alla base di queste richieste, che la coordinatrice del T.D.M., Lilla Piazza, così ci riassume:
“Il nostro territorio ha tutte le caratteristiche idonee a motivare l’istituzione di un’autonoma Azienda Ospedaliera Territoriale, così come il DEA di primo livello che è stato già a suo tempo riconosciuto, ma mai riempito di contenuto. Ha i requisiti sia in termini di dimensione numerica della popolazione di riferimento sia per la estrema precarietà dei collegamenti stradali con il presidio ospedaliero di Agrigento, in particolar modo per quel che riguarda i numerosi Comuni delle zone interne, che hanno nelle città di Sciacca e Ribera il proprio indispensabile riferimento per ogni situazione di emergenza”.
“ A ciò si aggiunga – dice Lilla Piazza – che il presidio ospedaliero di Sciacca, sede tra l’altro del Centro Regionale di riferimento per la Banca di Sangue cordonale e dotato di adeguate strutture immobiliari, è stato vittima negli di anni una progressiva e gravissima decadenza nella qualità dei servizi prestati, da quando ha cessato di essere Azienda Ospedaliera per passare sotto la gestione dell’ASP di Agrigento”.
“ Un documento con questa proposta concreta, se firmato da tutti i sindaci avrebbe un peso politico molto forte nei confronti della Regione”, osserva e conclude Pierina Di Martino, coordinatrice dell’assemblea cittadina di Cittadinanzattiva.
Fin qui il contributo fornito da Cittadinanzattiva, tocca adesso a Fabio Termine valutare, come gli chiede lo stesso TDM, se condividere o meno la bozza di documento con i sindaci che hanno indetto la manifestazione, per consentire loro di prenderne visione e decidere se sottoscriverlo dopodomani, venerdì 10 novembre, a conclusione dell’attesa manifestazione a difesa della sanità pubblica e dell’Ospedale di Sciacca.