A mente fredda desideriamo tornare sul significato dell’atto compiuto dalla dirigenza dell’ASP di Agrigento di non invitare volutamente la nostra testata giornalistica alla conferenza stampa che il commissario straordinario dell’ASP (nel frattempo prorogato fino al 31 gennaio 2024) ha tenuto il giorno 9 novembre presso gli uffici direzionali del Giovanni Paolo II di Sciacca.
Abbiamo evitato di commentare questo fatto nel giorno della conferenza stampa, limitandoci a dare soltanto notizia della censura subita. Poi c’è stata la bellissima manifestazione popolare in difesa del nostro ospedale e della buona sanità pubblica, che ha chiamato a raccolta migliaia di persone e alla quale abbiamo dedicato tutto lo spazio che meritava.
Adesso però è arrivato il momento di dirlo, anzi di gridarlo con forza: l’esclusione di ServireSciacca dalla conferenza stampa non è possibile archiviarla come una semplice notizia, insignificante e banale, che ha riguardato una piccola testata giornalistica, civica e indipendente.
Perché è stata invece un’azione di assoluta gravità, discriminatoria e intimidatoria, perpetrata con la volontà di colpire una voce ritenuta evidentemente scomoda, messa in atto da una azienda pubblica nei confronti di una testata giornalistica in possesso di tutti i requisiti di legge per partecipare, e quindi per essere invitata, alle conferenze stampa dell’ASP di Agrigento.
Non è stata una semplice dimenticanza, è stata un’esclusione voluta, che ricorda i metodi utilizzati in un certo ventennio del passato e oggi nei paesi non democratici, metodi che peraltro non sono nuovi nell’ASP di Agrigento, che in passato e sotto altra gestione aveva già adottato un comportamento analogamente discriminatorio nei confronti di un’altra testata giornalistica della nostra città.
Oggi l’ASP esclude ServireSciacca, domani potrebbe rifarlo nei confronti di altri giornalisti.
Evidentemente i nostri articoli sulla situazione sanitaria e ospedaliera nel territorio di Sciacca non sono risultati graditi al commissario straordinario Mario Zappia, o ad altri per conto dei quali lui agisce. Noi di ServireSciacca non abbiamo mai ricevuto alcuna contestazione o smentita per il contenuto dei nostri articoli, per il semplice motivo che abbiamo sempre detto la verità e la verità nessuno la può smentire. Al contrario, è stato proprio il dr. Mario Zappia a sottrarsi in passato al quel confronto pubblico a cui il nostro giornale lo aveva invitato.
Ognuno è chiamato a rispondere delle proprie azioni: ServireSciacca per aver detto la verità anche quando essa risultava scomoda al management della sanità agrigentina, l’ASP per aver voluto mettere da parte una testata giornalistica ritenuta non sufficientemente allineata.
Per quanto ovvio denunceremo quanto accaduto all’Assessorato Regionale alla Sanità, all’Ordine dei Giornalisti e all’Associazione della Stampa.
Qualcuno ci ha anche chiesto se abbiamo ricevuto segnali di solidarietà.
No, nessuno ci ha espresso solidarietà, evidentemente cose del genere non suscitano più una particolare riprovazione ed è questo, pensiamo, un altro aspetto molto preoccupante della vicenda.
Noi di ServireSciacca, e anche questo vogliamo gridarlo forte, continueremo a scrivere quel che pensiamo senza alcun condizionamento, perché questa è la mission di un giornale civico, che rinuncia anche alla pubblicità pur di essere totalmente libero. E un commissario straordinario dell’ASP che dispone al proprio ufficio stampa di depennare ServireSciacca dalla mailing list delle testate giornalistiche è qualcosa che ci preoccupa molto e che ci conferma a dir poco lo stato confusionale in cui versa la nostra azienda sanitaria provinciale.
Porgo la mia personale solidarietà alla testata ed ai suoi componenti. Cosa che dovrebbero fare anche le altre testate di Sciacca e tutti coloro che hanno a cuore la democrazia.
Il comportamento dell’,Azienda sanitaria è incommentabile, ma sottolinea la visione di un servizio ritenuto proprietà privata
La professionalità che hai dimostrato in questi giorni è encomiabile: volutamente esclusi dalla conferenza di Zappia, non hai manifestato subito questo sgarbo giornalistico, hai partecipato alla manifestazione di ieri, e finalmente oggi ti sei sfogato, giustamente, per non essere stato invitato alla conferenza del pluri-famoso Zappia. Hai la solidarietà di tutti noi, continua con il tuo giornale civico, perché quando si dice la verità bisogna andare a testa alta, e tu sei uno di questi.
Come sempre, corretto e ammirevole il tuo comportamento, vai avanti così, con tutto il tuo meraviglioso staff: veritas vos liberabit.
Bravi
ServireSciacca ha un pubblico che ne apprezza la libertà giornalistica, l’immediatezza della notizia scevra da ridondanze e soprattutto il grande senso civico. Rifiutare la vostra presenza ha significato escludere anche noi, il vostro pubblico! E questo è assolutamente antidemocratico.
Io, come lettrice di ServireSciacca, sento di dare il mio sostegno e porgo le mie rimostranze per la censura subita!