Anche l’incredibile storia del dirigibile Diximude è protagonista dello Sciacca Film Fest, giunto alla sua 15° edizione.
Francesco Fauci ha presentato un intenso ed emozionante documentario sul Diximude, il dirigibile che tutte le potenze mondiali sognavano di poter possedere agli inizi del ‘900.
La storia di questo gigante dei cieli si intreccia incredibilmente con due Nazioni e con le vite di due uomini completamente diversi per destini e virtù: il blasonato comandante francese Jean Du Plessis de Grénédan e Padre Arena, prete della chiesa delle Giummare.
La ricchezza delle testimonianze storiche dell’epoca è sorprendente e alla viglia del centenario di questa epocaledisgrazia tutto il racconto ci appare molto suggestivo. Il documentario offre spunti di riflessioni come il connubio tra guerra-pace, dimenticanza -riconoscenza, ostilità-fratellanza, disobbedienza-rispetto.
Costruito nel 1918 da un’azienda tedesca per scopi militari, passò successivamente nelle mani della marina francese. Nonostante i successi ed i primati nei cieli, ebbe vita breve in quanto precipitò la notte del 21 dicembre 1923 nei pressi di San Marco, a Sciacca.
La tesi più accreditata è quella che sia stato colpito da un fulminee non da un’avaria, così come ipotizzarono in molti. A bordo c’erano cinquanta persone, quaranta membri dell’equipaggio e dieci osservatori, coloro che vennero successivamente definiti gli eroi del Diximude.
Alcuni testimoni oculari notarono un grande bagliore nel cielo. Pochi giorni dopo il corpo del comandante incastrato nelle reti, fu recuperato dai pescatori. Da quel momento altri corpi senza vita vennero trovati. Padre Arena fu il primo a riconosce il corpo del comandante e coadiuvò ricerche e soccorsi.
Il suo operato e la sua umanità furono riconosciuti dall’autorevole famiglia francese e dalle più alte autorità francesi, tanto da essere insignito da onorificenze.
Un aneddoto particolare di questa intrigante ricostruzione è quello di Padre Arena il quale riferì che in segno di ulteriore gratitudine i francesi durante la seconda guerra mondiale non bombardarono Sciacca ma la città vicine come Marsala o Trapani. Avevano infatti paura di fare male alla Chiesa di Padre Arena e alle famiglie dei pescatori che tanta umanità avevano mostrato per degli sconosciuti.
La tragedia del Diximude ha ispirato anche un libro intitolato “La strana storia del Dixmude”, scritto da Jacqueline Grigis Di Carlo e pubblicato nell’estatate del 2021.
Tra qualche settimana entreranno nel vivo i festeggiamenti legati alla commemorazione del centenario della tragedia del 1923 che la comunità di Sciacca deve custodire e tramandare alle future generazioni.