L’argomento Terme di Sciacca è stato al centro di una affollata assemblea cittadina aperta all’intera città, indetta dal Comitato Civico Patrimonio Termale e svoltasi in mattinata nel salone sottostante la Chiesa della Perriera.
Il Comitato Civivo ha vinto la sfida della partecipazione, perché il salone era davvero gremito, con tanta gente anche in piedi: amministratori, consiglieri comunali, presidenti di molte associazioni e di comitati di quartiere, esponenti di categorie produttive e professionali. Insomma, una gran bella partecipazione, che fa capire come sia ormai da archiviare definitivamente la convinzione diffusa in passato che il problema termale non interessi alla gente. L’azione di sensibilizzazione da tempo avviata dal Comitato Civico ha invece cambiato le carte in tavola, è cominciata a diventare una consapevolezza diffusa il fatto che la città di Sciacca non può più continuare ad essere privata del tesoro che ha sotto piedi, quel patrimonio termale che deve costituire il valore aggiunto dell’offerta turistica del nostro territorio, e da cui può dipendere un significativo sviluppo economico e occupazionale.
Per la politica, presenti il sindaco Fabio Termine e il presidente del consiglio comunale Ignazio Messina, e con loro alcuni consiglieri comunali tra cui Calogero Bono e Fabio Leonte, assenti invece i tre deputati regionali del territorio Catanzaro, La Rocca Ruvolo e Pace.
Il perché di questa assemblea lo ha detto il Coordinatore del Comitato Civico, Nino Porrello, nel suo intervento introduttivo: “offrire all’intera città un’occasione di condivisione e confronto sui principali aspetti della quella questione termale, perché è arrivato il momento in cui è necessario un cambio di marcia e di strategia, il momento di intraprendere determinate azioni che però possono essere utili e avere un risultato concreto solo se vengono fatte proprie dall’intera comunità cittadina”.
Un’assemblea quindi per misurare il polso della tensione sulla questione Terme e per raccogliere spunti e idee.
Il presidente onorario del Comitato, Ignazio Cucchiara, ha fatto un breve excursus delle vicende che hanno portato alla chiusura del complesso termale più di otto anni addietro e Pippo Graffeo, anch’egli componente del Direttivo, ha toccato a modo suo le corde emotive del numeroso pubblico presente ricordando cosa erano le Terme.
È stato dato largo spazio al dibattito, prendendo come punto di partenza il fatto che l’interlocutore d’obbligo è quella Regione siciliana che si è fin qui caratterizzata per il più assoluto immobilismo, senza minimamente preoccuparsi di utilizzare per le Terme di Sciacca le ingenti risorse finanziarie disponibili per investimenti produttivi con il PNRR, il Fondo nazionale per il turismo, il Fondo coesione e sviluppo, il nuovo piano strategico di Cassa Depositi e Prestiti Real Asset Sgr.
L’assemblea ha nella sostanza ratificato la volontà del Comitato Civico di indire per il giorno 6 Marzo 2024 una “ Giornata Civica di mobilitazione popolare per le Terme di Sciacca” alla quale chiamare a raccolta in modo assolutamente unitario l’intera città e i comuni del territorio attraverso i sindaci e i consigli comunali, sulla falsariga di quanto già avvenuto per l’Ospedale. Altra proposte emerse dall’assemblea che saranno recepito e portate avanti dal Comitato Civico sono quella di un referendum per cambiare il nome della città in “Sciacca Terme” come segnale esplicito di una città che vuole riavere le proprie Terme riaperte e valorizzate così come quella riavviare il percorso per fare riconoscere il Monte Kronio e le sue grotte vaporose come patrimonio mondiale dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO.
L’intervento conclusivo è stato quello del sindaco Fabio Termine che, dopo aver dato atto al Comitato Civico di aver mantenuto accesa la fiammella della passione civica per salvare questo nostro bene comune, ha detto che la riunione di oggi ha segnato la nascita di una nuova comunità cittadina e territoriale che deve aver ben chiaro cosa andare a chiedere, anzi a pretendere, sui tavoli di quella giunta di governo regionale a cui la giunta Termine ha voluto concedere un tempo di attesa per verificarne la concreta disponibilità, ma ormai il tempo è scaduto senza che le risposte siano arrivate.
Su questa richiesta del sindaco, di aver tutti ben chiaro verso dove voler andare per ottenere la riapertura delle Terme, il Direttivo del Comitato Civico preparerà un documento finale che farà sintesi dei contenuti e delle proposte che sono arrivate dall’assemblea.